Regole Covid luglio 2022: contatti stretti, quando fare il tampone

Con la risalita dei contagi spinti da Omicron, riproponiamo le indicazioni in vigore, in Italia e in Emilia Romagna. Quanto dura l'isolamento per i positivi

Covid: in forte ascesa i contagi spinti dalla variante Omicron

Covid: in forte ascesa i contagi spinti dalla variante Omicron

Bologna, 11 luglio 2022 - Con la risalita dei contagi Covid spinti dalla variante Omicron ritornano gli interrogativi su cosa fare se si viene a stretto contatto con un positivo. Ecco le regole principali in vigore dal 1° aprile scorso.

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Cosa devono fare i contatti stretti

Dal primo aprile deve rimanere isolato a casa solo chi ha contratto il virus. Chi ha avuto un contatto stretto con un caso positivo dovrà applicare il regime dell'autosorveglianza, che consiste nell’obbligo di indossare la mascherina FFP2 al lavoro, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto.

Non si è tenuti ad effettuarre un tampone di verifica finché non si presentano i sintomi del Covid (prevalentemente quelli riconducibili a un raffreddore, poi febbre, tosse, mal di testa, affaticamento per citare solo i più diffusi).

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Contatto stretto: cosa significa

Il contatto stretto (esposizione ad alto rischio) di un caso probabile o confermato è definito dal ministero della Salute come una persona che vive nella stessa casa di un caso Covid 19; una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso Covid 19 (per esempio la stretta di mano); una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso Covid 19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati); una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso Covid 19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti; una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale) con un caso Covid 19 in assenza di dispositivi di protezione idonei; un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso Covid 19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso Covid-19 senza l’impiego dei Dpi raccomandati o mediante l’utilizzo di dispositivi di protezione non idonei; una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso Covid-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.

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Cosa fare se compaiono sintomi del Covid durante l'autosorveglianza

Se durante il periodo di autosorveglianza si manifestano sintomi, bisogna fare subito un test antigenico o molecolare che, in caso di risultato negativo va ripetuto, se ancora sono presenti i sintomi, al quinto giorno successivo alla data dell'ultimo contatto.

In Emilia-Romagna, ci si può sottoporre anche all'autotesting per la segnalazione dell'eventuale positività, riservato, però, a chi ha almeno la terza dose del vaccino.

Isolamento: quanto dura per i positivi

Resta l’obbligo di isolamento per chi risulta positivo: 7 giorni per i vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni e 10 giorni per gli altri.

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