Rientro a scuola in Emilia Romagna. "Apertura in sicurezza con tamponi e vaccini"

Infanzia, elementari e prima media riaprono da oggi, 7 aprile. Di Palma, capo dell’ufficio regionale: "In questi mesi non ci siamo mai fermati"

Rientro a scuola dal 7 aprile

Rientro a scuola dal 7 aprile

Bologna, 7 aprile 2021 - Ora tocca a lui. Dopo la partenza di Stefano Versari e il suo approdo al Ministero dell’Istruzione, le scuole emiliano-romagnole hanno un nuovo capo: Bruno Di Palma, vice direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale. Un debutto, ancorché in questi anni sia sempre stato un passo dietro a Versari, che ha preso forma nelle sue prime ‘istruzioni’ sull’imminente riapertura.

Focus Emilia Romagna verso la zona arancione, ecco quando

Ordinanza Emilia Romagna scuola: il Pdf - 

Approfondisci:

Covid Bologna: oggi il rientro a scuola. Genitori in coro: "Finalmente"

Covid Bologna: oggi il rientro a scuola. Genitori in coro: "Finalmente"

Raggiungerla è un’impresa?

"Siamo tutti al lavoro, ventre a terra soprattutto adesso perché è arrivato il 7 aprile".

Una data da segnare sul calendario per migliaia di bambini e famiglie.

"E anche per il personale scolastico che, nel corso di questa pandemia, ha dato prova di grandissima professionalità".

Allora tornano i bimbi nei nidi e nelle materne e gli alunni alle elementari e nelle prime medie.

"Questo rientro in classe è un segnale molto importante che prova come, per il Governo, la scuola sia una priorità. Siamo in piena zona rossa e tutto è chiuso, ma la scuola riapre. Ed è la prima".

Un po’ di amarezza, tuttavia, c’è: seconde e terze medie e superiori saranno ancora in didattica a distanza.

"Ma se la situazione epidemiologica migliorerà e la Regione diventerà arancione le medie torneranno tutte in classe, mentre le superiori rientreranno tra il 50% e il 75% della popolazione scolastica. Purtroppo, la situazione in Emilia Romagna, dal punto di vista dei contagi, è molto delicata. Rimane, comunque, l’auspicio che la regione possa diventare arancione cosicché anche gli altri studenti possano ritornare in presenza".

Per la campanella post Pasqua è tutto pronto?

"Sì, è tutto pronto. Ad oggi, non rileviamo grosse criticità perché tutti, ma proprio tutti hanno continuato a lavorare anche se gli studenti non erano a scuola. Questa ripartenza ha avuto una forte risonanza perché attesissima dalle famiglie, molto provate, per cui non appena le scuole hanno avuto notizia dalla stampa di quanto sarebbe avvenuto, si sono messe subito al lavoro".

Dad ovvero didattica a distanza: parole esecrate pressoché da tutti. "La dad non è scuola", è stato urlato in ogni dove.

"Certo nessuno può negare come lo stare in classe sia fondamentale per tutti i motivi che i pedagogisti ci hanno ben spiegato. Dalla socialità all’apprendimento. Tuttavia, non va dimenticato come la dad, nelle condizioni in cui eravamo, era l’unica possibile soluzione per proseguire l’attività didattica. Questo mi permette di affermare, anche con orgoglio, che professori, presidi e personale non docente non si sono mai fermati. Di fatto la scuola non ha mai chiuso davvero, è proseguita in altro modo".

Le nostre scuole sono sicure?

"Sulla sicurezza, siamo sempre al lavoro. Fin dalla scorsa estate. Nulla è cambiato. Dal distanziamento all’obbligo delle mascherine per i bambini dai sei anni in su, la temperatura all’ingresso, la costante sanificazione degli ambienti, le aule Covid. Le scuole hanno sempre seguito i protocolli. Gli enti locali le hanno affiancate sul fronte dell’edilizia. La Regione ha garantito la massima attenzione vaccinando il personale scolastico e fornendo importante supporto".

Viale Aldo Moro, in accordo con voi, ha messo a punto un piano per la ripartenza sicura.

"In primis, verrà data la priorità al completamento delle vaccinazioni per tutti i lavoratori della scuola. È confermata la campagna di screening in farmacia per alunni, familiari e personale scolastico. In un’ottica preventiva, l’Ausl, d’intesa con i presidi, potrà effettuare tamponi a campione su base volontaria. Inoltre, sempre su base volontaria, è prevista un’estesa azione di screening utilizzando test antigenici molecolari. Ciò riguarderà comuni o territori con alta incidenza di nuovi casi ogni 100mila abitanti".

Allora si ricomincia.

"Faccio a tutti un grosso in bocca al lupo perché, dopo un periodo così difficile, la riapertura delle scuole dà speranza".

Si torna a scuola in Emilia Romagna: l'ordinanza