Ristoranti zona arancione, la lettera da Rimini a Conte: "Servono certezze"

Severine Isabey: "Ho 22 dipendenti. Voglio solo che Lei mi dica se e quando diventeremo 'regione gialla'"

Severine Isabey di Mamì Bistrot

Severine Isabey di Mamì Bistrot

Rimini, 1 dicembre 2020 - "Caro Presidente, questa incertezza ci sta uccidendo". Severine Isabey è una ristoratrice. Gestisce il Mamì Bistrot a Rivabella di Rimini e ha voluto scrivere al premier Giuseppe Conte in prima persona per chiedere risposte e chiarezza in un momento difficilissimo, quando ancora non si sa se i bar e ristoranti potranno riaprire, e come.

Il punto "Emilia Romagna da zona arancione a gialla: traguardo più vicino"

“Carissimo presidente Giuseppe Conte, ho il cuore stretto dalla paura. Devo poter dare ai miei ragazzi alcune piccole certezze. Non come sarà il domani, ma come sarà il presente. Ho 22 dipendenti, una situazione emotivamente dura per una donna di 45 anni che ha sacrificato moltissimo del proprio patrimonio personale per salvare la propria azienda e di chi ci lavora. Ma questo non mi ha mai fatto paura. Voglio solo che Lei mi dica se e quando diventeremo 'regione gialla', ovvero se posso pianificare un progetto di apertura perché è importante. Lei non fa questo mestiere, ma io sì e sapere in anticipo se potrò aprire il mio locale mi permetterebbe di non farmi trovare impreparata ad accogliere in totale sicurezza i miei clienti. Carissimo Presidente abbiamo bisogno di una carezza e di rispetto”.