Roberto Mancini e la finale di Euro 2020, la madre: "Mio figlio è tranquillo"

Marianna Puolo, mamma del ct dell'Italia originario di Jesi, lo ha sentito al telefono e seguirà la finale in casa con il marito Aldo, come sempre fatto: "Siamo scaramantici"

Roberto Mancini agli Europei e nel riquadro la madre Marianna

Roberto Mancini agli Europei e nel riquadro la madre Marianna

Jesi (Ancona), 10 luglio 2021 – “Ho sentito Roberto al telefono ed è tranquillo come sempre, lui ce la metterà tutta. Poi speriamo bene, non faccio pronostici”. Così Marianna Puolo, la mamma del commissario tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, originario di Jesi. La finale di Euro 2020 di domani sera contro l'Inghilterra, racconta Marianna, la seguirà assieme al marito a casa. "Guai a cambiare le abitudini in questi casi – aggiunge con un pizzico di scaramanzia -. Mi raccomando, non mi chieda alcun pronostico, non le risponderò mai”.

La città del Mancio è in fermento per la finalissima di domani: bandiere, striscioni, t-shirt e gadget colorano la città. Stanno seguendo tutte le partite dell'Italia agli Europei dalla stessa pizzeria a Moie di Maiolati Spontini gli amici del cuore di Roberto Mancini, il ct della nazionale azzurra originario di Jesi:

Il rito è cominciato con le prime partite e vittorie agli Europei ed è andato avanti. Del resto è la pizzeria ristorante dove spesso il Mancio va con gli amici. Loro scrivono in chat: “Quanti siamo stasera a cena?” e lui risponde: “Ce so (ci sono alla jesina, ndr)”. Bruno Sassaroli, commerciante di abbigliamento, conosce il Mancio da quando erano bambini. E’ uno degli amici di vecchia data di Mancini, fa parte di un gruppetto di una decina di persone che il ct conosce da quando era ragazzino, amici del cuore, vecchi compagni di scuola o che condividono con lui la passione della bicicletta. Si vedono sempre quando Mancini è a Jesi, racconta ancora Sassaroli. E alcuni, come lui, lo hanno sempre seguito in tutta la carriera, andando anche in Inghilterra quando 'Bobby gol' allenava oltremanica, a vedere le partite importanti del Manchester City.

Compagni di scuola o di bici che lo hanno seguito in tutte le sue esperienze. Quando Mancini è a Jesi passa una parte del tempo con la sua famiglia, una parte con il gruppo, escono tutti insieme: nell'entourage dei vecchi amici, oltre a Sassaroli, ci sono l'amico di infanzia Massimo, l'ottico di fiducia Francesco, il gestore di una pasticceria rinomata in città Armando, due commercialisti Gianni e Massimo, il suo fornitore di vini Fausto. Intanto a Jesi maxi-schermi per guardare la partita, accanto al Palatriccolì e nella parrocchia di San Sebastiano dove il Manciò tirò i primi calci da bambino.