ArchiveSan Marino: abbiamo le prove, Sputnik è ottimo

San Marino: abbiamo le prove, Sputnik è ottimo

L’autorità sanitaria ha avuto accesso ai dati russi. "Grande efficacia e nessuna reazione allergica. La vaccinazione procede, l’Italia si muova"

Il vaccino Sputnik

Il vaccino Sputnik

L’Europa per utilizzarlo deve aspettare l’approvazione dell’Ema, a San Marino lo Sputnik ha dato il via pochi giorni fa alla campagna di vaccinazione. Dalla Russia sono volate sulla piccola Repubblica le prime 7.500 dosi e presto ne arriveranno altrettante per il richiamo. Nessuna titubanza sul Titano dove sono stati proprio i medici, preoccupati dal mancato arrivo delle dosi dall’Italia, frutto di un accordo tra i due Paesi, a chiedere al governo di percorrere altre strade per proteggere anche San Marino dal virus che nell’ultimo anno ha paralizzato il mondo. Il dirigente delle Cure primarie dell’Ospedale di Stato, Agostino Ceccarini, è anche il responsabile della campagna vaccinale anti Covid.

Che verifiche avete fatto su Sputnik?

"In breve tempo abbiamo avuto accesso alla documentazione scientifica direttamente sul sito russo nella quale sono riportati i dati che poi sono stati pubblicati anche su The Lancet. Già tutto questo ci aveva rassicurato sulla bontà del prodotto. Poi sono arrivate le valutazioni dell’Istituto Spallanzani di Roma e anche la nota di numerosi virologi italiani che chiedono di accelerare con l’autorizzazione d’urgenza. Tutto questo ci fa pensare di aver fatto la scelta giusta. Lo Sputnik è in linea coi migliori vaccini in commercio".

Nessun timore da parte dei cittadini?

"C’è stata una accettazione totale e grande entusiasmo. Abbiamo avuto un vero e proprio assalto alle linee telefoniche. Gli oltre 3.500 over 75 coi quali partiremo domani, si sono già prenotati tutti".

Avevate prenotato anche vaccini dall’Italia?

"Certo, e la prossima settimana, al 99%, dovrebbero arrivare le prime dosi. Con una disponibilità sufficiente, in poco più di tre mesi e mezzo saremmo in grado di proteggere tutti i sammarinesi".

Venticinque i medici vaccinati nel V-day. Effetti collaterali?

"Nessuna reazione allergica preoccupante. Al massimo qualche linea di febbre e dolori muscolari. Siamo all’interno di quelli che sono effetti collaterali lievi e comuni a ogni vaccino".

Rispetto a Pfizer, Moderna e AstraZeneca, sono necessari accorgimenti particolari per la conservazione e la somministrazione?

"Le dosi devono essere conservate a temperature di -20 gradi e prima dell’utilizzo devono restare quaranta minuti a temperatura ambiente. Poi nel giro di due ore devono essere iniettate. Questo comporta che l’organizzazione debba essere più accorta rispetto agli altri vaccini. Per le modalità di utilizzo ci siamo anche confrontati con qualche collega russo che lo stava utilizzando".

Lo Sputnik sarebbe una buona idea anche per l’Italia?

"Viene già utilizzato in più di 30 Paesi nel mondo. Dico all’Italia di usarlo per una campagna più massiccia, viste le difficoltà di approvvigionamento di altri vaccini. L’ente regolatore russo non ha ancora fatto richiesta all’Agenzia europea per il farmaco per l’approvazione. Penso che dietro ad alcune scelte ci sia più un problema di tipo geopolitico che sanitario".