Sci: impianti chiusi fino al 5 marzo. Bonaccini: "Dietrofront sconcertante"

Il presidente della Regione Emilia Romagna: "Bloccare la riapertura degli impianti sciistici a pochissime ore dalla annunciata e condivisa ripartenza è un danno enorme"

Stefano Bonaccini

Stefano Bonaccini

Bologna, 14 febbraio 2021 - "Sconcerto e stupore" per lo stop allo sci arrivato in serata con un provvedimento firmato da Roberto Speranza che di fatto vieta lo svolgimento delle attività sciistiche amatoriali fino al 5 marzo 2021.  queste le parole del presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini dopo la decisione arrivata a un giorno dall'insediamento del governo Draghi

Il focus Covid: il ministro Speranza blocca lo sci fino al 5 marzo

Bonaccini: "A una settimana dall'ok del Cts arriva lo stop: siamo sconcertati"

"Non posso non esprimere stupore e sconcerto - ha scritto su Facebook il governatore -, anche a nome delle altre Regioni, per la decisione di bloccare la riapertura degli impianti sciistici a pochissime ore dalla annunciata e condivisa ripartenza per domani. Solo una settimana fa il Cts nazionale aveva validato la riapertura di queste attività in zona gialla attraverso linee guida molto stringenti, formulate dalle Regioni in accordo coi gestori e secondo le indicazioni degli stessi tecnici. Così come siamo stati noi presidenti a condividere di bloccare gli spostamenti tra regioni (anche in zona gialla) anche per le prossime settimane. Poi, in queste ore, abbiamo assistito ad un cambio repentino di orientamento da parte del Cts, che spiazza totalmente i gestori degli impianti e quanti avevano già prenotato".

"Cambiare le regole all'ultimo minuto è un danno enorme per gli operatori economici"

"Non mi sono mai permesso di sindacare le misure per contenere i contagi - scrive ancora Bonaccini -, perché il contrasto dell'epidemia era e resta la priorità assoluta; ma cambiare le regole all'ultimo minuto, apprendendolo peraltro dalle agenzie di stampa, è un danno enorme per gli operatori economici, che hanno già visto saltare il grosso della stagione invernale e si erano preparati con pazienza e sacrificio alla giornata di domani. Le regole si rispettano, ci mancherebbe altro, ma ora servono subito aiuti economici concreti e immediati".

Ricciardi contrario alla riapertura: "Lockdown totale e immediato"

In giornata a mettere il focus sull'emergenza Covid era già stato Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, che si era già detto contrario alla riapertura degli impianti, chiedendo "lockdown totale e immediato". Oltre a ciò, "va potenziato il tracciamento e rafforzata la  campagna vaccinale", ma è "evidente - ha avvertito l'esperto - che la strategia di convivenza col virus, adottata finora, è inefficace e ci condanna alla inconstabilità, con un numero pesante di morti ogni giorno". "Non dimentichiamo - aveva aggiunto Ricciardi nel pomeriggio - che la  variante inglese è arrivata in Europa passando dagli impianti di risalita della Svizzera".