Scuola Marche e riapertura anticipata. Acquaroli nel mirino: "Retromarcia sospetta"

Il comitato che ha protestato già tre volte contro l’ordinanza della Regione: "Il governatore ha capito di essere in difetto"

Il comitato "Priorità alla scuola" in occasione dell’ultima protesta in Regione

Il comitato "Priorità alla scuola" in occasione dell’ultima protesta in Regione

Ancona, 18 gennaio 2020 - Un passo indietro sulle scuole per mettere una pezza su quella ordinanza che ha fatto slittare, nelle Marche, la ripresa in presenza alle superiori a dopo il 31 gennaio. Così viene letta, dal comitato "Priorità alla scuola", l’uscita del presidente della Regione Francesco Acquaroli che sabato si è detto pronto a riaprire gli istituti forse già dal 25 gennaio prossimo, una settimana prima rispetto a quanto sancito invece dal documento da lui firmato il 5 gennaio. Questo per i dati confortanti sull’andamento epidemiologico anche se le Marche sono scivolate in zona arancione da ieri.

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Rientro a scuola nelle Marche: Acquaroli fissa data e condizioni

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"Le regioni che hanno bloccato il rientro a scuola sono in difetto – commenta Silvia Mariotti, portavoce del comitato Marche che sta protestando da tre settimane sotto la Regione – già in Lombardia e in Emilia Romagna il Tar si è pronunciato con una sospensiva sul ricorso contro le ordinanze che stoppavano il ritorno in classe alle superiori. Credo ci sia una illegittimità di competenza su quelle ordinanze e quindi anche su quella delle Marche (qui il ricorso al Tar è stato solo annunciato) che le ha seguite perché c’era ancora il precedente dpcm in vigore. L’annuncio di Acquaroli puzza un po’, sta mettendo una mano avanti". Proprio ieri il Comitato tecnico scientifico si è riunito, su convocazione del governo, per confermare il rientro a scuola già dal 18 gennaio (oggi) nella misura del 50 per cento e fino al 75 per cento come previsto dal dpcm del 14 gennaio.

A seconda della situazione locale sui contagi i presidenti delle Regioni potranno fare scelte diverse, nelle Marche sembrano migliorare, ma lo stesso comitato tecnico scientifico ha indicato che se per qualche motivo legato alla contingenza i presidenti di Regione optassero per una scelta diversa, "dovranno assumersi la responsabilità politica delle loro decisioni". Anche ieri Acquaroli ha dato il buongiorno sulla sua pagina Facebook che "il dato dei positivi sintomatici è in miglioramento rispetto alla scorsa settimana, registriamo 50 casi in meno (da 370 a 320 si è passati, ndr)". Le Marche però non saranno tra le regioni che da oggi vedranno tornare in presenza il 50 per cento degli alunni. Se ne riparlerà il 25? Martedì il comitato "Priorità alla scuola" intanto sarà ricevuto dal presidente del consiglio regionale Dino Latini e dai capigruppo di maggioranza "per chiedere certezze e una data sulla riapertura".