Scuole superiori chiuse nelle Marche da sabato 27 febbraio

L'ordinanza prevede la didattica a distanza al 100% fino al 5 marzo. Ancona e Macerata chiudono anche le medie. Acquaroli: "Necessario per evitare scenari peggiori"

Scuole chiuse (foto Ansa)

Scuole chiuse (foto Ansa)

Ancona, 26 febbraio 2021 - La regione chiude tutte le scuole superiori da sabato 27 febbraio per una settimana, ovvero fino al 5 marzo (scadenza dell'attuale Dpcm). In provincia di Ancona invece, la più colpita dai contagi e con venti Comuni già in arancione, come Macerata, oltre alle superiori chiuderanno anche le seconde e terze classi delle scuole medie. E' terminato ieri intorno alle 17 il tavolo regionale di confronto della giunta Acquaroli con il mondo della scuola. Erano presenti, oltre all'assessore regionale Sanità Filippo Saltamartini, i sindacati confederali, Riccardo Rossini, presidente dell'Associazione nazionale Presidi e Andrea Sebastianelli, presidente della Consulta degli studenti. 

L'ordinanza, che è stata firmata oggi dal presidente della Regione Francesco Acquaroli, prevede lo stop alle lezioni in presenza anche per i ragazzi delle classi seconde e terze medie delle province di Ancona e Macerata. Le misure, sono state decise per un aggravamento del trend dei contagi a livello regionale, in particolare per i giovani, soprattutto nelle province di Ancona e Macerata. Acquaroli nella serata di ieri ha precisato su Facebook: "Lo abbiamo deciso per evitare scenari peggiori e in via precauzionale, per ridurre la diffusione del virus". 

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"Vanno in Dad al 100% tutte le scuole superiori delle Marche, e la seconda e la terza classe delle scuole medie della provincia di Ancona e della provincia di Macerata (la prima classe resta in presenza)". "Resta garantita la possibilità di svolgere la presenza per i laboratori, gli studenti con disabilità e con bisogni educativi speciali. - conclude - Ci tengo a ricordare sempre che la responsabilità e il rispetto delle norme anticontagio riguarda ciascuno di noi".

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L'assessore Saltamartini ha annunciato che "a causa del diffondersi di varianti e in preparazione della vaccinazione del personale scolastico la regione Marche pubblicherà un'ordinanza per cui da sabato 27 febbraio le scuole secondarie di secondo grado di tutta la regione e quelle di primo grado solo nella regione di Ancona applicheranno la dad al 100% per la prima settimana di marzo.

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Misura prorogabile in caso di un ulteriore peggioramento dell'andamento pandemico. A seguito anche del forte aumento dei contagi nella provincia di Ancona - in cui sono già state disposte chiusure limitrofe -, per arginare la situazione si disporrà la chiusura anche per le province adiacenti.

Ricci: "Sì ai tamponi a scuola, ma no alla chiusura"

"Sì allo screening agli studenti, no alla chiusura delle scuole". Lo dice il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, a proposito dell'ordinanza con cui le scuole superiori delle Marche torneranno alla didattica a distanza al 100% per una settimana. Secondo il primo cittadino di Pesaro, la dad "può essere comprensibile temporaneamente ad Ancona, dove i dati sono in drastica crescita, ma non si spiega nel resto del territorio regionale". "Fate i tamponi, non chiudete - è l'appello di Ricci alla Regione Marche - sono mesi che diciamo di fare lo screening periodico a tutti gli studenti. Troppo facile chiudere tutto scaricando i disagi sulla scuola e sulle famiglie. E' una scelta sbagliatissima e miope". Ieri il comune di Pesaro ha annunciato le date degli screening agli studenti di superiori e medie: si comincia il 4 e 5 marzo, per proseguire 11 e 12 marzo.

La deputata Morani: "Giunta irresponsabile"

"L'amministrazione regionale delle Marche rifiuta di effettuare i tamponi agli studenti ma decide di applicare la didattica a distanza per le scuole superiori al 100% per la prima settimana di marzo. Una scelta irragionevole e irresponsabile con cui la giunta di destra colpisce i nostri ragazzi". A denunciarlo è la deputata marchigiana, Alessia Morani (Pd), che nei giorni scorsi aveva chiesto conto alla Regione del perché non venisse effettuato uno screening generalizzato nelle scuole mediante ausilio dei tamponi rapidi. Per l'ex sottosegretaria al Mise si tratta di una decisione che inciderà pesantemente sugli studenti. "A scontare l'incapacità dell'amministrazione di far fronte all'emergenza sono i nostri giovani, a cui viene negata la possibilità di frequentare la scuola in presenza, con tutte le conseguenze negative sul piano della didattica e della socializzazione - continua Morani -. Tra l'altro questo comporta anche un grande spreco di denaro pubblico dato che la Regione ha già acquistato migliaia di kit per tamponi rapidi. La situazione dei contagi consiglierebbe proprio un monitoraggio costante della popolazione scolastica e delle loro famiglie. Perché la giunta Acquaroli non lo fa?".

Vaccini al personale scolastico dal 1 marzo

Dal primo marzo nelle Marche avvio delle vaccinazioni con vaccino AstraZeneca per il personale della scuola che riguarderanno "tutte le figure professionali della scuola senza limiti né di età né di residenza". Lo fa sapere l'Ufficio scolastico regionale. Di vaccinazioni si è parlato nella riunione nel Tavolo di confronto convocato dall'Usr, cui hanno partecipato anche l'assessore regionale Filippo Saltamartini e i rappresentanti di Upi e Anci, "per analizzare la situazione generale dell'andamento pandemico nell'ambito scolastico e assumere le decisioni conseguenti. Nelle Marche - secondo la rilevazione di oggi dopo i primi dati estratti il 17 febbraio su informazioni inserite dalle istituzioni scolastiche nella piattaforma predisposta dal sistema informativo dell'Ufficio scolastico regionale - sono salite a 333 le classi delle scuole di ogni ordine e grado, statali e paritarie, attualmente poste in quarantena dall'autorità sanitaria in tutta la regione Marche. Le classi interessate rappresentano il "3,19% delle 10.492 sezioni e classi censite, dalla scuola dell'infanzia alle secondarie di secondo grado". 

Scuole Marche: 333 classi in quarantena

Sono 333 le classi di ogni ordine e grado (statali e paritarie) attualmente poste in quarantena dall'autorità sanitaria in tutte le Marche. Le classi interessate rappresentano il 3,19% delle 10.492 complessive. Nel corso della riunione si è affrontato il tema delle vaccinazioni del personale docente: le prenotazioni potranno partire dal primo marzo e dopo pochi giorni prenderanno avvio le somministrazioni con il vaccino AstraZeneca.