Seconde case, cosa cambia in Emilia Romagna

Fase 2, nuova ordinanza su spostamenti e attività sportiva. Montagna, contributi alle giovani coppie

L'Appennino bolognese, ricco di frazioni e piccoli borghi

L'Appennino bolognese, ricco di frazioni e piccoli borghi

Bologna, 7 maggio 2020 – Si allenta la 'stretta' sulle seconde case in Emilia Romagna. Gli spostamenti per raggiungere le abitazioni, camper o roulotte, imbarcazioni o velivoli di proprietà per attività di manutenzione e riparazione, vengono consentiti nell’intero territorio regionale e non più solo in quello provinciale. Per tutti, resta l’obbligo di rientro in giornata. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato una nuova ordinanza che interviene sugli spostamenti possibili attraverso indicazioni in vigore da oggi, 7 maggio. La possibilità di muoversi in ambito regionale viene estesa anche agli spostamenti per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o di necessità, come fare la spesa, quelle cioè indicate nel Decreto della Presidenza del Consiglio del 26 aprile (articoli 1, lettera a). Così come potranno avvenire in ambito regionale gli spostamenti per svolgere individualmente attività sportiva o motoria all'aperto (come per esempio ciclismo, corsa, caccia di selezione, pesca sportiva, tiro con l’arco, equitazione), sempre rispettando la distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. Inoltre, le visite ai congiunti e la stessa attività motoria e sportiva - oltre che gli stessi spostamenti per arrivare alle seconde case, camper e roulotte, imbarcazioni e velivoli di proprietà, sempre e solo per le attività consentite – potranno avvenire anche insieme a persone conviventi, non solo individualmente.

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​Case in montagna, bando per le giovani coppie

Nella Fase 2 dell’emergenza covid-19, a partire dagli spostamenti nelle seconde case, si respira aria nuova. A questo proposito, la Giunta regionale lancia un nuovo bando, presentato da Bonaccini assieme a Barbara Lori, assessore regionale alla Montagna, nella direzione di favorire l’insediamento di giovani coppie e famiglie e, allo stesso tempo, il recupero del patrimonio edilizio esistente.

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Quasi 10 milioni di euro destinati all’acquisto o alla ristrutturazione della prima casa. Un corposo investimento, spiega Lori, ‘destinato ai 119 comuni dell’area appenninica, a favore delle famiglie e dei singoli che abitano o vorranno andare a vivere in Appennino. E’ una misura significativa che apre un'opportunità per il nostro territorio montano. La finalità, infatti, è contrastare lo spopolamento dalle zone appenniniche e favorire il trasferimento nelle zone montane’.

Fra le righe, il bando garantisce contributi a fondo perduto per gli under 40: oltre a essere nati dopo il primo gennaio 1980, per rientrare tra i beneficiari è necessario che almeno un componente del nucleo familiare risieda in Regione o svolga un’attività lavorativa esclusiva o principale nel territorio regionale. Soddisfatti questi requisiti, "nel periodo tra 15 settembre e 15 ottobre potranno essere presentate le domande attraverso la piattaforma informatica Federa- specifica Lori-. Questa domanda sarà una sorta di prenotazione". Poi, "si formerà una graduatoria- continua l’assessore- e sapremo quanti chiederanno il contributo per l’acquisto e quanti per la ristrutturazione".

Alt. Accanto all’opportunità, ci alcuni vincoli. Oltre al già citato limite d’età, che, spiega Bonaccini, ‘è uno sguardo al futuro’, ai beneficiari, aggiunge Lori, ‘si richiede il mantenimento della residenza per i 5 anni successivi alla fruizione del beneficio economico’.

Premesse fatte, il bando si presenta come un’opportunità di ripresa per tutto il territorio. "Si tratta di misure straordinarie per cercare di trattenere le persone e far sì che qualcuno voglia andare in montagna - interviene il presidente della Regione-. Sono luoghi dove c’è meno inquinamento ed è possibile il distanziamento: per alcuni questo potrebbe diventare un elemento di riflessione".

Non solo. Oltre a evitare lo spopolamento, "in questo modo centinaia di cantieri apriranno in montagna- aggiunge Bonaccini -, solitamente cantieri che la famiglia affida a imprese locali: diamo una mano anche al lavoro e alle imprese soprattutto in montagna". Per questo, se il bando avrà successo - assicura il presidente della Regione -, siamo pronti a ripeterlo per i 5 anni di governo, perché credo sia una misure che va nella direzione di quello che ci hanno suggerito gli amministratori locali".

"Siamo già nella fase 2", interviene Bonaccini. E i punti da affrontare sono diversi. Ma, assicura il governatore, "abbiamo ben chiaro cosa avevamo detto e cosa faremo". Si parte dai punti nascita, che "riapriremo in montagna, anche a Porretta terme e Alto Reno Terme’. Poi, i trasporti. "Per la montagna - continua Bonaccini - presenteremo a breve il nuovo piano dei trasporti e faremo vedere gli investimenti sia sul traporto su gomma, sia su quello dei mezzi collettivi alternativi. A proposito di promesse, noi già dalla prossima ripresa dell’anno scolastico, che ci aspettiamo avvenga tra qualche settimana, vi presenteremo la norma che garantirà il trasporto gratuito per bambini e ragazzi dal 5 ai 19 anni".

Un'altra questione calda sono i centri estivi. "Abbiamo già presentato al governo un ulteriore incontro per un piano che da giugno riapra i centri estivi- spiega Bonaccini-, in modo da tenere insieme la necessità di dare un servizio a chi va a lavorare, ma contemporaneamente la garanzia della tutela della salute dei bambini. Non è semplice, si sta lavorando assiduamente e a breve verrà presentato". 

 Ultimo punto, la riapertura delle attività commerciali. "Importanti imprese hanno aperto già dal 27 aprile- conclude il governatore-. Giuseppe Conte ha dato prudenzialmente della date: io mi auguro che, se la curva epidemiologica confermerà quello che ci aspettiamo, si possano anticipare le riaperture". 

E aggiunge: "Questo vorrebbe dire che riportiamo al lavoro persone che hanno la loro attività chiusa e sono molto preoccupati del loro futuro. Non ma non lo può decidere una Regione da sola: vediamo il governo cosa ci dirà. Mi sento comunque di suggerire di pensarci di anticipare il prima possibile quelle scadenze". 

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"Bus gratis con la ripresa della scuola"

Durante la videoconferenza, Bonaccini ha anche parato della ripresa della scuola. "Dalla prossima ripresa dell'anno scolastico - ha detto il governatore -, che ci auguriamo avverrà nel miglior modo possibile e riaprendo le scuole, ripresenteremo la norma che comincerà a renderà gratuito il trasporto per bambini e ragazzi. Avevamo detto, in cinque anni, che lo avremo reso gratuito dai 5 ai 19 anni, cominceremo con un primo provvedimento". Il presidente ha infine aggiunto che "per la montagna presenteremo a breve nuovo piano dei trasporti e faremo vedere gli investimenti per trasporto su gomma e anche per mezzi di trasporti collettivi alternativi".