Siccità Forlì, Ridracoli soffre. Ma l'emergenza acqua è lontana

Rispetto all'anno scorso nel lago sull'appennino forlivese ci sono oltre 15 milioni di metri cubi d'acqua in meno, ma il sistema idrico romagnolo regge. Le previsione

Diga di Ridracoli (foto Frasca)

Diga di Ridracoli (foto Frasca)

Forlì, 16 gennaio 2019 - "La continuità del servizio idrico sarà garantita in Romagna". Così il presidente di Romagna Acque - Società delle Fonti, Tonino Bernabè. I dati che snocciola non lo fanno di certo sorridere, ma allontana subito le preoccupazioni perché, secondo lui, 'l'Acquedotto di Romagna è un sistema integrato affidabile". Ma veniamo ai dati. Al 15 gennaio nel lago di Ridracoli si registrano 13 milioni e 050 m3  d'acqua rispetto ai 15 milioni e 300 mila del 2018 con una perdita secca quindi di 15 milioni e 250 mila m3 con la diga che tracimò allora a fine gennaio.

Rispetto però alla media storica, da quando la diga è entrata in funzione, ovvero 11 milioni e 300 mila, siamo sopra di circa 2 milioni e di 1 milione e 860 mila in più anche rispetto ad un anno siccitoso come il 2007.

In Appennino non piove da circa un mese e nei primi 15 giorni di gennaio non è proprio caduta una goccia d'acqua. "Ora distribuiamo dalla diga 1000 litri al secondo - precisa Bernabè - rispetto ai 2000 di fine settembre e il resto lo compensiamo con l'acqua proveniente dal nuovo impianto di potabilizzazione della Standiana a Ravenna. Maggiori preoccupazioni destano le fonti che servono gli acquedotti di Portico San Benedetto, Rocca San Casciano, Predappio, Modigliana, Tredozio e alcune frazioni di Bagno di Romagna e Santa Sofia non servite da Ridracoli anche se al momento non registriamo problemi particolari. Se continua a non piovere - conclude Bernabè - ,ma confidiamo molto nelle piogge primaverili, adotteremo misure più stringenti di controllo dei consumi". 

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