Smog Emilia Romagna, la Regione ritira il blocco dei diesel euro 4

Marcia indietro dopo la riunione fiume con i sindaci 'ribelli'. Più domeniche ecologiche, ma anche maggiori incentivi per chi vuole cambiare l'auto

Aumenteranno però le domeniche ecologiche

Aumenteranno però le domeniche ecologiche

Bologna, 8 ottobre 2018 - L'Emilia-Romagna fa un passo indietro e ritira il blocco per i motori diesel euro 4. Come già annunciato dalle anticipazioni del Carlino, arriva dunque la marcia indietro sulla stretta annunciata nei giorni scorsi. La decisione arriva dopo un vertice fiume (durato 6 ore) con 30 sindaci della regione sul piano aria, alcuni dei quali si erano già dichiarati 'ribelli' (Valsamoggia e San Lazzaro, per esempio, ma anche Castenaso e Granarolo) rispetto al divieto di circolazione imposto dalla Regione.

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La frattura del fronte avrebbe certamente creato molta confusione: un automobilista avrebbe rischiato di essere fuori regola da un chilometro all'altro, appena sorpassato il confine comunale. Una disomogeneità sottolineata anche da Michele de Pascale, che oltre a sindaco di Ravenna è presidente regionale dell’Associazione nazionale comuni italiani. Il blocco dei diesel fino all’Euro 4, infatti, avrebbe riguardato solo l'Emilia-Romagna, a differenza delle altre regioni del bacino padano, nelle quali ci si ferma all’Euro 3. Uno stop che avrebbe fatto molto male a circa 300mila persone

LE MISURE ANTISMOG
LE MISURE ANTISMOG

"La stragrande maggioranza dei sindaci o degli assessori presenti - spiega il governatore Stefano Bonaccini (VIDEO) al termine della riunione - era contrario. Inoltre, le altre regioni del bacino padano si sono sfilate: avremmo rischiato, quindi, che lo sforzo venisse vanificato nei risultati". In compenso - annuncia Bonaccini -, "viene portato da quattro a tre giorni il limite degli sforamenti in seguito ai quali far scattare le misure di blocco del traffico di emergenza (compresi gli euro 4). Saranno inoltre aumentate le domeniche ecologiche".

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La Regione si impegna poi a mettere sul piatto 5 milioni di euro dal 2019 per incentivi ai privati per cambiare l'auto, oltre all'eco bonus già previsto per i mezzi commerciali, con la richiesta al Governo di stanziarne altrettanti per raddoppiare la cifra. È questo l'esito dell'incontro tra Regione e Comuni finito dopo sette ore di discussione, comunicato al termine dal governatore Stefano Bonaccini. "Abbiamo fatto una lunghissima riflessione con i comuni - ha aggiunto Bonaccini - le misure per il bacino padano che abbiano validità devono essere prese tutte insieme". "Ho apprezzato - ha aggiunto Bonaccini - una dichiarazione del Ministro dell'Ambiente Costa: manderemo una lettera firmata da me e dai 30 sindaci per chiedere al Governo una convocazione urgente per presentare le nostre misure e chiedendo un investimento subito per dare una mano ai cittadini e cambiare loro auto. Nei prossimi giorni metteremo a punto tutto - ha chiarito - un gruppo di tecnici è al lavoro per definire nei dettagli le misure di cui abbiamo parlato". 

Immediatate le reazioni. Il parlamentare forlivese del Pd, Marco Di Maio, parla di una "scelta di buonsenso della Regione". Anche il sindaco di Bologna, Virginio Merola, parla di una "diversa e più razionale definizione dei provvedimenti antismog mantenendo una forte attenzione alla salute dei cittadini. E’ stato un confronto vero e serrato: ringrazio il Presidente che ha condiviso le preoccupazioni dei sindaci per le esigenze delle persone e della loro vita quotidiana".

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Esistono altre limitazioni nei giorni feriali?
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