Spid: Lepida mette la quinta. "380mila nuove identità digitali in un anno"

Visite mediche, referti, l'iscrizione dei figli a scuola e la dichiarazione dei redditi a portata di click per più di mezzo milioni di italiani. L'assessore Salomoni: "E' un punto di partenza"

Spid, i numeri di Lepida

Spid, i numeri di Lepida

Bologna, 7 gennaio 2021 – Un database di più di mezzo milione di identità digitali, 380mila delle quali divenute attive nel solo utlimo anno. E' questo il contributo alla smaterializzazione dei profili anagrafici dei cittadini italiani fornito da Lepida, la società in house della Regione Emilia-Romagna diventata ormai il quarto gestore nazionale del sistema Spid, con i suoi 850 sportelli di attivazione sparsi per il Paese e le 6 modalità proposte per entrare a far parte del nuovo meccanismo.

Una porta spalancata sul futuro, questa, che punta all'efficientamento e alla velocizzazione del disbrigo di operazioni quali la prenotazione di visite mediche, la presa in visione dei referti, l'iscrizione dei figli a scuola e la presentazione della dichiarazione dei redditi, ricorrendo alla rete per recapitare la giusta pratica sulla giusta scrivania.

Con 516mila identità digitali già attive, infatti, Lepida ha incastonato il proprio mattone su un muro che, nel 2020, si è alzato a una velocità mai sperimentata prima, se è vero che, dal mese di febbraio in avanti, la pressione della pandemia l'ha spinta a intervenire su ben 363mila nuovi profili (contro i soli 137mila dell'intero 2019). E a farlo, salvo alcune contribuzioni una tantum che riguardano procedure opzionali avanzate, a titolo completamente gratuito.

“Più di mezzo milione di identità digitali rilasciate in meno di due anni sono sicuramente una cifra importante, ma per noi si tratta di un punto di partenza, non di un traguardo", dichiara l’assessore all’Agenda digitale, Paola Salomoni, secondo la quale “l'obiettivo è prima di tutto dotare i cittadini e le imprese dell’Emilia-Romagna di una Spid che sia sicura e facile da usare, perché è uno strumento indispensabile per l’idea di Paese che abbiamo”.

Inoltre, aggiunge Salomoni, “abbiamo siglato due importanti accordi, che coinvolgono il governo e, in un caso, anche la Commissione europea, per portare Emiliaromagnawifi in tutti Comuni e per aiutare gli enti a migrare online i loro servizi”, aggiungendo questo tassello ad altri progetti sul medesimo tema come l'Agenda digitale ‘Data Valley bene comune’ e proseguendo un'azione iniziata nel 2010 con le tecnologie di autenticazione del sistema FedERa. lp