Fase 2 Emilia Romagna, Bonaccini. "Con rimbalzo dell'epidemia, si richiuderà qualcosa"

Il Governatore: "Dobbiamo continuamente monitorare la situazione. Faremo mezzo milione di test sierologici"

Stefano Bonaccini

Stefano Bonaccini

Bologna, 14 maggio 2020 -  "Noi presidenti dobbiamo mandare 21 dati al ministero della Salute attraverso i quali il governo indicherà qual è la percentuale di rischio. Dobbiamo continuamente monitorare la situazione perchè di fronte a un rimbalzo dell'epidemia bisognerà tornare a chiudere qualcosa". Lo ha affermato Stefano Bonaccini, presidente dell' Emilia- Romagna, intervenendo a 'Piazzapulita' su La7 parlando della 'Fase 2' e delle prossime riaperture.

Il governatore ha poi parlato della mappatura del contagio della regione: "Nelle prossime settimane faremo 100mila test sierologici nelle zone di Rimini, Piacenza e Medicina - ha detto -, che sono state le più olpite dal virus. In totale contiamo di farne nelle prossime settimane mezzo milione, per controllare circa il 10% della popolazione dell'Emilia-Romagna. Stiamo facendo 5mila tamponi al giorno, che diventeranno 10mila a fine maggio e 15/20mila in autunno. Poi - ha aggiunto - siamo partiti con una campagna a tappeto di test sierologici: abbiamo già effettuato 90mila test sierologici a tutto il personale sanitario, socio-sanitario, alle forze dell'ordine, ai vigili del fuoco e alla polizia penitenziaria. Lo rifaremo tra 15 giorni e abbiamo testato che circa il 5% è risultato positivo. Abbiamo tenuto in mano pubblica la possibilità di fare test sierologici e abbiamo gia' accreditato 40 laboratori privati della regione per fare test, a pagamento, ad aziende o a cittadini che non sono dentro un campione stabilito".

"Spostamenti tra regioni? Speriamo a giugno"

"Spero che gli spostamenti tra regioni possano ripartire a giugno", aveva detto sempre Bonaccini, in mattinata, in collegamento con Omnibus su La 7.

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"Noi come Regioni - aveva aggiunto - avevamo lasciato al governo la decisione di poter aprire o chiudere i confini regionali che ad oggi sono chiusi. Mi auguro che all'inizio di giugno, almeno, sia consentita la circolazione tra regione e regione però comprendo molto bene le ragioni per cui anche noi governatori dicemmo al governo 'prudenza e cautela'".

 

"Linee guida Inail troppo rigorose"

In vista della Fase 2 e delle riaperture delle attività commerciali "se le linee guida Inail fossero così rigorose che per un esercente, un barista, un ristoratore, un gestore di stabilimento balneare, diventa praticamente impossibile aprire, è chiaro che la dicotomia tra la possibilità di apertura e quello che si deve osservare sarebbe un bel problema", ha chiosato Bonaccini.  "Mi auguro che si possa davvero ripartire - aveva argomentato -: arriveranno un po' tardi le linee guida Inail, nel senso che avranno fatto un gran lavoro e non è facile affrontare una cosa del genere inedita per tutti. Se il 18 si potrà ripartire avremo poche ore pochi giorni. Per questo - aveva concluso - in Emilia-Romagna ci siamo messi avanti augurandoci che le linee guida Inail non cozzino troppo con le regole che noi ci siamo dati. Il 18 è molto vicino".

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Decreto Rilancio

"Insieme alle nuove aperture delle attività economiche è quello che davvero serve per aprire la fase 2". Queste le parole del presidente dell'Emilia Romagna che  ha definito il decreto Rilancio varato dal Governo, "una misura complessivamente rilevante, perché i 55 miliardi per imprese, cittadini, famiglie e lavoratori era quello che ci si attendeva".

"Ci sono misure per il turismo", ha gia' avuto modo di verificare. "E il bonus famiglia è uno: il fatto che possa essere speso solo nei confini nazionali è una misura giusta. In Emilia-Romagna il 70% del turismo è ancora nazionale". E il turismo è un comparto fondamentale per la Regione da lui amministrata.

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"Era arrivato a valere per l'Emilia-Romagna il 13%, con un aumento di oltre il 40% negli ultimi 5 anni. La costa romagnola è uno dei luoghi turistici che fa gola al mondo. L'altro giorno abbiamo raggiunto gli accordi sulle linee guida regionali con tutti gli operatori degli stabilimenti balneari e ieri con tutti gli alberghi i campeggi e le strutture ricettive. Ora voglio leggere le linee guida Inail e penso domani avremo un confronto con il governo: le spiagge non sono tutte uguali in questo Paese e dovranno permettere qualche possibilità di calibrare le misure che vanno rispettate perché tutelano la salute. Noi ci affidiamo anche alla genialità e alla voglia di lavorare e spaccarsi la schiena dei romagnoli. Su Rimini, così come su Piacenza, le zone più colpite in Regione, attueremo un piano di investimenti speciale".

E per la provincia di Rimini sono già a disposizione quasi 300 milioni di euro, investimenti per far ripartire opere pubbliche dopo l'emergenza Covid-19.  Le priorità degli interventi sono state definite oggi pomeriggio nel corso di un incontro degli amministratori locali, proprio con il presidente della Regione, insieme al sottosegretario alla presidenza, Davide Baruffi, e all'assessore Andrea Corsini.