CronacaSpostamenti, regioni, auto e autocertificazione. Cosa cambia dal 3 giugno

Spostamenti, regioni, auto e autocertificazione. Cosa cambia dal 3 giugno

Emilia Romagna, le risposte della Regione ai dubbi dei cittadini

Spostamenti tra regioni, dal 3 giugno sono possibili (Foto Dire)

Spostamenti tra regioni, dal 3 giugno sono possibili (Foto Dire)

Bologna, 31 maggio 2020 – C'era una volta la Fase 1 del Coronavirus, quando bisognava stare in casa e poche storie. Ma tanti dubbi, che sono persino aumentati con l'avvento della Fase 2, soprattutto in materia di spostamenti. Sono consentiti tra regioni? In quanti si può viaggiare in macchina? E si può circolare in moto? Quando serve l'autocertificazione? E cosa cambia dal fatidico 3 giugno?

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La Regione Emilia Romagna risponde a molti di questi interrogativi per aiutare i cittadini a orientarsi. A partire dal primo punto, che per circa due mesi non è stato affatto scontato: dal 18 maggio ci si può muovere liberamente nei confini della regione senza bisogno di nessuna autocertificazione.

Ma non solo. Da qualche giorno sono state aperte anche alcune frontiere con le province delle regioni confinanti. Tanto per intendersi: non si può raggiungere Ancona partendo da Bologna, ma da Rimini a Pesaro si può andare (sotto, il dettaglio della casistica).

La regola però è un'altra: fino al 2 giugno sono vietati gli spostamenti fuori regione, per non parlare degli Stati esteri, salvo le ormai famose (o famigerate?) esigenze lavorative, di assoluta urgenza o motivi di salute. Insomma, la filastrocca che ormai recitiamo a comando. In questi casi, ovviamente, serve l'autocertificazione. Ad ogni modo, gli spostamenti tra la Repubblica di San Marino e le regioni confinanti, Emilia Romagna compresa, sono liberi.

Gli spostamenti fuori regione ammessi (anche prima del 3 giugno)

Tra le province di Ferrara e Rovigo per far visita ai congiunti, con autocertificazione (dal 18 maggio).

Tra le province di Rimini e Pesaro-Urbino per far visita ai congiunti, con autocertificazione (dal 21 maggio).

Tra i comuni di Verghereto (FC) e Badia Tedalda (AR) (dal 18 maggio).

Tra i comuni di Bagno di Romagna (FC), Poppi (AR), Bibbiena (AR), Chiusi della Verna (AR), Pratovecchio - Stia (AR) (dal 20 maggio).

Tra i comuni di Verghereto (FC) e Pieve Santo Stefano (AR) (dal 19 maggio).

Tra i comuni di Fiumalbo (MO) e Abetone Cutigliano (PT) (dal 19 maggio).

Tra i comuni di Santa Sofia (FC) e Pratovecchio-Stia (AR) (dal 22 maggio).

Tra i Comuni lungo il confine tra Emilia-Romagna e Liguria, solo per visita ai congiunti (dal 26 maggio).

Fase 2 e viaggi in auto

La domanda che si sono fatti tutti fin dal primo momento è: si può viaggiare in auto anche con persone non conviventi? “Sì – risponde la Regione Emilia Romagna -, si può andare in macchina con amici e parenti non conviventi, tenendo presente gli stessi limiti con cui ci si può incontrare a casa, e quindi evitare situazioni che comportino vicinanza e assembramenti: occorre infatti rispettare le regole di prevenzione e protezione, e quindi l'utilizzo delle mascherine e il rispetto della distanza di un metro”.

Fase 2 e moto

Altro interrogativo: si può usare la moto per fare mototurismo? Altra risposta affermativa: “Sì, dal 18 maggio 2020 si può circolare liberamente all'interno dei confini della regione anche con la moto, senza bisogno di nessuna autocertificazione”.

Spostamenti, cosa cambia dal 3 giugno

Mercoledì 3 giugno cambia molto. La mobilità sarà consentita non solo nei confini regionali, ma si potrà raggiungere qualsiasi località italiana. E, udite udite, senza bisogno di alcuna autocertificazione. Ciò non significa che l'emergenza coronavirus sia finita e che possiamo chiudere in un cassetto tutto ciò che abbiamo imparato in questi mesi in termini di distanziamento, mascherine, droplets e chi più ne sa più ne metta. Ma tutte queste nozioni andranno portate con noi ovunque, anche fuori dalla nostra regione.

Questo è reso possibile dal calo della curva del contagio. Stando alle ultime elaborazioni dell'Istituto Superiore di Sanità, infatti, tutte le regioni italiani presentano un indice Rt inferiore a 1. Si tratta di quel numerino che indica quante persone può contagiare ogni positivo al Covid. Nello specifico, l'Emilia Romagna vanta un Rt di 0,55. Con la speranza che col passare delle settimane raggiunga l'agognato zero.