Stop mascherine al chiuso: "Il Covid non aumenterà"

Il professore Stefano Menzo direttore della Virologia di Torrette: "Non credo sarà un problema, piuttosto dovremmo puntare sui vaccini per tutti in autunno"

Il professor Stefano Menzo

Il professor Stefano Menzo

Ancona, 19 aprile 2022 - Negli ultimi ventisei mesi la virologia dell’ospedale di Torrette è stata sotto pressione: prima come centro unico per l’analisi dei tamponi e poi con un’attività che è comunque andata aumentando.

Il dottor Stefano Menzo, direttore della struttura operativa, è una voce centrale nel dibattito legato alla pandemia. In passato non ha mai nascosto la sua ferrea convinzione sulla necessità di incentivare la vaccinazione e di tenere comportamenti fondamentali per abbattere l’influenza del virus.

Quarta dose Covid per tutti: quali vaccini useremo

Alla vigilia dell’ennesima modifica delle misure di sicurezza in ambito pandemico, con la possibilità che il divieto dell’uso della mascherina al chiuso possa essere tolto, ecco il suo pensiero: "Prima o poi ci saremmo dovuti arrivare – spiega il dottor Menzo –, in fin dei conti non lo considero un provvedimento rivoluzionario. Se andiamo ad analizzare la situazione attuale, ormai la mascherina negli ambienti chiusi non la indossa più quasi nessuno. Penso soprattutto sul posto di lavoro, negli uffici e così via, quasi tutti tendono a non indossarla per poi magari affannarsi se arriva un controllo o in presenza di alcune situazioni. È tipico del nostro paese in fondo, bravi sì durante la pandemia, ma ogni tanto tendiamo a dimenticarci delle buone pratiche. Detto questo, non credo che si tratti di una debacle, quanto di un processo che prima o poi doveva arrivare. Penso che non assisteremo a una crescita dei contagi così importante causata dal mancato utilizzo dei dispositivi dedicati alla protezione".

Un certo lassismo seguito a un calo sia dei contagi come dei ricoveri ospedalieri e palesato nei primi mesi dell’anno ha provocato un rialzo degli indicatori Covid e solo adesso la curva generale è di nuovo diretta verso il basso.

Detto questo la pandemia è ancora tra noi e in modo consistente: "Adesso abbiamo ripreso a scendere, ci sono meno positivi, ma la tendenza è destinata a restare più o meno la stessa dell’ultimo periodo. Forse è meglio aspettare che il maggior numero di infezioni si verifichino per iniziare una vera discesa in relazione alle varianti Omicron 1 e 2. In questa fase – aggiunge il primario della virologia di Torrette – è fondamentale non mollare la vaccinazione e credo che in autunno sarà necessario effettuare una dose di richiamo, possibilmente per tutti, ma di sicuro per gli over 50, magari sfruttando nuove tipologie di vaccino, quelli proteici o gli attenuati. Più si differenzia nei prodotti meglio è".