Superenalotto, jackpot di 204 milioni: assalto alle ricevitorie

Il montepremi del Superenalotto ha raggiunto i 204 milioni di euro: questa sera la nuova estrazione: "Il numero delle schedine sta lievitando, viene anche gente che non si era mai avvicinata a questo gioco"

Superenalotto, jackpot da 204 milioni

Superenalotto, jackpot da 204 milioni

Cesena, 14 maggio 2022 - Quanto vale un sogno? Duecentoquattro milioni di euro possono bastare. E’ l’importo raggiunto dal jackpot del Superenalotto che stasera terrà col fiato sospeso i cesenati al momento della nuova estrazione, un ‘rito’ che per circa un anno, al ritmo di tre appuntamenti alla settimana, non ha regalato nessun colpaccio. Non che sia facile, in effetti, perché indovinare i sei numeri magici è questione di avere una probabilità di successo su 622.614.630. Buona fortuna. "Il montepremi è stellare – commentano Giuseppina Bucci e Annalisa Daltri dalla tabaccheria e ricevitoria Bucci in piazza Partigiani alle Vigne – e in effetti pare che soltanto cifre così astronomiche siano in grado di attirare ancora l’attenzione della comunità. Lo dimostra il fatto che in questi giorni il numero delle giocate sta lievitando, coinvolgendo anche una fascia di popolazione che non si era mai avvicinata a questo gioco. L’impressione è che purtroppo il valore del denaro si stia perdendo e non soltanto in relazione a cifre da sultani, ma anche per gli importi da vita quotidiana, troppo spesso snobbati". La ricevitoria vanta ottimi trascorsi con la dea bendata, a partire da quando, nel 1998, su quel banco venne compilata una schedina che portò alla vincita di 4 miliardi di lire. "La lista è lunga – sorridono Bucci e Daltri - e contiamo che continui a prolungarsi, magari nelle prossime ore. La strategia per andare a caccia del colpo grosso? Ognuno ha la sua, che varia dai numeri che si continuano a giocare da anni, all’acquisto alla cieca della quota di un sistema. Con pochi partecipanti però, perché poi un’eventuale vincita è meglio dividerla in fette ampie…". La personalizzazione vale ovviamente anche per l’universo più aleatorio e appagante: quello dei desideri: "In cima alla lista c’è la promessa di buttare la chiave dell’ufficio e smettere di lavorare. Poi ci sono le mire sulle auto di lusso o su case da paperoni". Tenere accesa la speranza costa una manciata di euro e questo è uno dei vantaggi principali del Superenalotto contro la ludopatia: diffondere in maniera chiarissima la consapevolezza che anche aumentando significativamente l’importo delle giocate, le possibilità di successo restano comunque infinitesimali.

«In effetti le giocate medie – rilancia Stefano Scala, che ha rilevato la ricevitoria di Galleria Oir, dove la sera del 3 novembre 2007 venne centrato un colpo da oltre 36 milioni di euro – variano dai due ai cinque euro. La ‘febbre’ sta tornando a salire per via dell’enorme montepremi, ma in ogni caso non ci avvicinammo nemmeno ai numeri che questo gioco aveva fino una quindicina d’anni fa. Sono cambiati i tempi: ora è più immediato chiedere un gratta e vinci. In ogni caso le schedine precompilate dei sistemi restano un classico, così come le più benevole rassicurazioni rivolte al sottoscritto: tanti mi garantiscono che in caso di loro vittoria, anche io potrò cambiare vita grazie alla ricompensa che riceverò. Dunque che fare, se non incrociare le dita e fare il tifo?". La generosità si misura però anche su importi ben minori e Scala racconta di esserne stato più volte testimone: "C’è chi dopo una vincita si è premurato di fare beneficienza e i casi non sono isolati. Probabilmente lo stato d’animo raggiunto dopo aver ottenuto una importante gratificazione ben dispone verso il prossimo. Meno verso il fisco, però… Perché la disposizione che impone la tassazione al 20% della vincita sopra i 500 euro ha fatto venire molti mal di pancia…".