BENEDETTA DALLA ROVERE
Cronaca

Sviluppo sostenibile: il rapporto. Marche avanti a passo veloce, ma aumentano i poveri e il cemento

Presentato oggi lo studio di Asvis. Cosa rivelano i 100 indicatori rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030

Nelle Marche aumentano la povertà assoluta e abitativa

Nelle Marche aumentano la povertà assoluta e abitativa

Ancona, 13 dicembre 2023 – Le Marche si avvicinano a grandi passi agli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, i sustainable development goals. Tra il 2010 e il 2022 hanno registrato forti miglioramenti in tema di economia circolare, con un aumento del +32,4% della quota di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Ma se in quasi tutti i settori superano la media nazionale, con tante punte di eccellenza, le Marche segnano il passo per quanto riguarda il consumo di suolo, la salubrità dell’acqua. Anche la povertà è aumentata in modo più accentuato rispetto al resto d’Italia.

È questo il quadro che è emerso dal rapporto ‘I territori e lo sviluppo sostenibile 2023’, a cura dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), presentato questa mattina al Cnel. Lo studio, arrivato alla quinta edizione, fotografa il posizionamento, l’andamento dei territori italiani per arrivare a raggiungere la neutralità climatica nel 2030.

Tra i criteri osservati dagli esperti – che hanno osservato oltre 100 parametri statistici – anche i piani e gli investimenti come il Pnrr e altri Fondi europei oltre alla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.

Oltre al balzo in avanti in tema di ambiente, negli ultimi 12 anni le Marche hanno registrato un aumento del 25,5% dell’agricoltura biologica e crescono le Pmi. Migliora anche la salute dei cittadini: cala del 9,2% la percentuale dei sedentari aumenta il numero di medici, infermieri e ostetrici (+1,5 per 1.000 abitanti tra il 2013 e il 2022). In tema di istruzione, aumenta la formazione continua (+5,3%) e si riduce l’uscita precoce dal sistema di formazione ed istruzione (-8,6%).

Un importante passo avanti è stato fatto per quanto riguarda la parità di genere: negli ultimi 10 anni sono aumentate del 12,7% le donne elette in Consiglio regionale. Di pari passo con il lavoro, però, aumenta anche del 4,8% il numero delle lavoratrici costrette a chiedere il part time per esigenze familiari.

Sempre in tema di lavoro, si riducono gli infortuni e le morti sul lavoro (-6,8 per 10.000 occupati tra il 2010 e il 2021). In campo economico, aumenta la diffusione della banda larga (+38,6%) e delle imprese con attività innovative (+28,5% tra il 2010 e il 2020). Anche le città sono diventate più vivibili: aumenta la qualità dell’aria e i servizi sono diventati più accessibili.

Tallone d’Achille, invece, è l’aumento della povertà assoluta (+7,5% nel 2022) e abitativa, con un +1,3%. E ancora: si riduce l’efficienza idrica (-5,4%) e aumenta del 2,7% il consumo di suolo.

Un quadro confermato anche a livello delle singole province. Pesaro-Urbino, fa registrare valori superiori alla media nazionale per istruzione, parità di genere, lavoro e istituzioni ma rallenta per acqua, imprese, innovazione e infrastrutture, disuguaglianze e sostenibilità. Ancona, invece, supera di molto le medie nazionali per salute e istruzione ed è in linea per quanto riguarda tutti gli altri goal. Positivo anche il quadro per quanto riguarda Macerata, che segna il passo per imprese, innovazione e infrastrutture, mentre ad Ascoli Piceno le criticità riguardano il lavoro. Anche per Fermo, maglia rosa nella maggior parte dei settori, il tasto dolente sono imprese, innovazione e infrastrutture, accompagnate dalla sostenibilità.