Tamberi con il padre al Palaindoor
Ancona, 5 agosto 2021 - “Ce l’abbiamo fatta, ancora io lo devo realizzare ma ce l’abbiamo fatta. Un po’ è anche grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato”. Parla al plurale Gianmarco Tamberi, il campione olimpico di salto in alto, arrivato alle 13.50 di oggi al Palaindoor delle Palombare.
La prima uscita pubblica dopo l’oro di Tokyo l’ha fatta dove si è allenato assiduamente. Con la divisa blu delle Olimpiadi ancora addosso era accompagnato dalla fidanzata Chiara nel parterre del Palaindoor dove ad accoglierlo c’erano le autorità locali, Regione, Provincia, Comune e la Polizia. “Ringrazio la federazione per aver organizzato questa accoglienza ha detto Gimbo - l’asticella mi sembra due metri e 70 a guardarla adesso (l’aveva dietro alle spalle, ndr) ma quel giorno mi sembrava uno e quaranta. È cambiata un po’ tutta la prospettiva”.
Il campione olimpico si è concesso alla stampa raccontando i momenti più belli della sua vittoria segnata da quel salto a 2 metri e 37 che gli ha fatto guadagnare il podio.
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“Qualcuno forse mi ha conosciuto solo con la gara di domenica ma sono stati cinque anni di un percorso difficile con mille difficoltà. Mi consideravano un numero ma io volevo essere il numero. Si a Tokyo mi sentivo che ce l’avrei fatta infatti domenica in gara mi sono presentato con due zaini, uno per la competizione e l’altro con i vestiti per il podio. La mia fidanzata quel giorno mi ha mandato un messaggio dicendo di stare tranquillo anche se non sarebbe andata bene perché per lei io sarò sempre il suo campione, io le ho risposto tu goditi la gara al resto ci penso io”.
