Terremoto Marche 2016, speso 1 miliardo ma ancora 26mila sfollati

La ricostruzione va ancora a rilento. Ceriscioli: "Tuteliamo chi ha bisogno del Cas"

Un momento della videoconferenza di stamattina

Un momento della videoconferenza di stamattina

Ancona, 12 giugno 2020 - Oltre un miliardo di euro speso per l'emergenza sisma: è questo il numero più impressionante emerso dal rendiconto che il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, ha voluto fare nel giorno del passaggio di consegne del dirigente della Protezione Civile, David Piccinini, al funzionario per l’amministrazione generale della Protezione Civile, Silvia Moroni. I numeri del sisma sono enormi, come pure il lavoro che c'è ancora da fare: "C'è la necessità - ha detto il Governatore - di cambiare le regole per velocizzare la ricostruzione e della riproposizione del ‘modello Genova’ per le opere pubbliche. Le risorse, le regole e più personale sono fondamentali". Un accenno alla questione dello stato di emergenza, che al momento si chiuderà alla fine del 2020: "Il Consiglio dei Ministri deciderà il prolungamento dello stato di emergenza, le condizioni oggettive ci sono. Come è noto, la Regione ha più volte proposto al Governo le norme necessarie per accelerare, perché siamo consapevoli e convinti che servano nuove regole per mettere in moto una ricostruzione diversa".

E quando si parla di condizioni oggettive il riferimento è chiaramente agli sfollati, visto che al primo giugno parliamo di 26.201 persone: 20.993 percepiscono il contributo di autonoma sistemazione, 4.118 vivono nelle casette, 204 in hotel, 353 in container o altro, mentre 533 sono le persone in alloggi invenduti acquisiti per un totale di 36 milioni. Tutto questo in un territorio di 85 Comuni e 362mila abitanti, anche se in realtà i Comuni che hanno subìto danni sono stati 163 e in 26 di questi ci sono ancora le zone rosse nel centro storico.

Il capitolo degli sfollati si collega direttamente al Cas, visto che le ultime ordinanze della Protezione civile nazionale hanno compresso il perimetro dei possibili beneficiari: in questo senso, il presidente Ceriscioli ha detto che "cercheremo di fare in modo che coloro che hanno fatto domanda fuori tempo massimo ma possegono i requisiti per continuare a percepire il Cas vengano inseriti, anche considerando il grave periodo di emergenza legata al Coronavirus che abbiamo vissuto. La prossima settimana ci vedremo con la Protezione civile nazionale per tutelare i cittadini che hanno bisogno del Cas, che resta la fonte di spesa più grande". E visto che sono ancora tanti i cittadini che prendono questo contributo, ecco la proroga dello stato di emergenza, attualmente in scadenza a fine anno, sembra un atto assolutamente necessario.