Terza dose, Burioni risponde alle domande più comuni

Eterologa, anticorpi, chi deve e non deve farla, i minorenni, chi ha avuto il covid: ecco cosa ha detto il virologo pesarese

Pesaro, 13 dicembre 2021 - I consigli televisivi del virologo Roberto Burioni al programma "Che tempo che fa" concentrati sulla terza dose del vaccino covid. Vediamole, anche alla luce del super green pass (ecco come ottenerlo) e a pochi giorni dall'introduzione dell'obbligo vaccinale per alcune categorie (docenti e forze dell'ordine, per fare esempi).

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Terza dose del vaccino covid: le risposte dei Burioni
Terza dose del vaccino covid: le risposte dei Burioni

Perché fare la terza dose?

"Bisogna farla perché aumenta tantissimo la protezione contro la malattia grave. Due lavori scientifici che hanno descritto che la protezione contro il ricovero aumenta del 95% nei confronti di chi ha fatto le prime due dosi. Non solo la terza dose aumenta la protezione contro la semplice infezione per due motivi: prima perché permette di non infettarsi, che è comunque positivo anche per chi è asintomatico, si evita un disagio, la quarantena".

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Evitare di essere infettato.

"Chi non si infetta non trasmette il virus agli altri. E’ fondamentale: uno studio recente ha dimostrato come la terza dose ostacola al 66% ogni infezione».

Terza dose anche contro la variante Omicron?

"Sappiamo ancora troppe poche cose su Omicron. Ma sappiamo che la terza dose funziona e fornisce protezione anche contro questa variante".

Quale vaccino usare per la terza dose?

"C’è un po’ di confusione: qualunque sia stato il vaccino usato nelle prime due dosi per fare la terza dose si può fare indifferentemente uno dei due vaccini Rma: Pfizer o Moderna. Pfizer si usa la dose intera, Moderna si usa mezza dose. Prendete tranquillamente il vaccino che vi offrono".

Cosa fare se si ha un livello di anticorpi alto?

"Se avete un alto livello di anticorpi dovete fare comunque la terza dose. Non conta quanti anticorpi si hanno, ma il tempo che è trascorso dall’ultima dose fatta".

Chi non deve fare la terza dose?

"Poche persone: i giovani sotto i 18 anni, perché per loro non è stata ancora approvata. Ma sono convinto che presto lo sarà anche per loro".

Chi deve fare la terza dose?

"Principalmente, la deve fare chi ha fatto le due dosi di vaccino oltre 5 mesi fa".

Quando bisogna fare la terza dose? Il dato dei 5 mesi si può ridurre a 3 mesi?

"L’importante è che non trascorra troppo tempo dai 5 mesi perché la protezione contro l'infezione cala".

Cosa deve fare chi ha fatto solo una dose perché ha avuto il covid?

"Deve comunque fare il richiamo con la terza dose dopo 5 mesi dalla prima. Lo stesso vale anche per chi ha contratto il covid e poi ha fatto due dosi di vaccino. Anche per loro il richiamo dopo cinque mesi. Il covid vale come una dose, ci vogliono cinque mesi dall’infezione per il richiamo: è la soluzione più semplice e vale per tutti".

E quelli che non hanno fatto neanche una dose?

"Quelli che non hanno fatto nessuna dose sono in grave pericolo e mettono in pericolo tutti noi: perché possono trasmettere la malattia e intasare i reparti ospedalieri. Soprattutto, stanno rischiando la vita inutilmente. Perché il vaccino è sicuro e ha salvato solo in Europa 500mila vite. Evitate di essere vittime di scelte sbagliate".

In settimana partono i vaccini per i bambini che hanno tra i 5 e gli 11 anni. Lei farà vaccinare sua figlia?

"Certo, ho già prenotato".

Ci sono medici che sono scettici.

"Ora, che un medico si opponga ai pareri di tutte le agenzie di controllo e delle società pediatriche del mondo può esistere solo se ha dei dati inoppugnabili. Dire che il vaccino non va bene per i giovanissimi è una disinformazione molto grave. Nella scienza non c’è spazio per le opinioni. Si può discutere su tante cose, però il vaccino è sicuro ed efficace. Anzi, nel rapporto rischi e benefici, è estremamente favorevole".

Chiudiamo con la terza dose per chi ha tra i 12 e 18 anni, che ancora non è prevista.

"La stanno valutando le autorità di controllo e non bisogna mettere fretta alle autorità regolatorie. Noi sappiamo che sui giovani, e in questo caso sui giovanissimi, il vaccino protegge di più. Sono stati gli ultimi ad essere stati vaccinati con prima e seconda dose. Ora è importante prendere questa decisione".