Ancona, 30 aprile 2020 - Naturalmente saranno i dipendenti a scegliere se sottoporsi o no, ma intanto arriva il via libera della Regione Marche che indica con precisione quale test scegliere e quali, invece, evitare. Un punto di chiarezza che manca, per esempio, nella sua vicina Emilia Romagna, dove ai dipendenti di aziende private non è ancora stato dato il via libera nonostante manchino ormai poche ore al ritorno al lavoro del 4 maggio.
Leggi anche Il bilancio in regione - Riaperture differenziate per regione - "L'estate sarà serena" - Come compilare l'autocertificazione dal 4 maggio - Ecco il dispositivo 'salva vita'
La delibera delle Marche estende la sperimentazione dei test sierologici, prevista per gli operatori sanitari, forze dell'ordine, le forze armate e i vigili del fuoco. Poiché si tratta di sperimentazione ed è quindi indispensabile la comparabilità dei risultati, la delibera indica con precisione che il test da effettuare è di tipo quantitativo, con la metodica della chemiluminescenza (lo stesso praticato sulle altre categorie che partecipano alla sperimentazione) ed esclude i test rapidi, cosiddetti 'saponette'.
L'atto fornisce le indicazioni sui comportamenti da tenere sulla base dell'esito del test e indica l'obbligatorietà del tampone se il risultato dell'anticorpo risulti positivo. Con tampone positivo il medico competente dell'azienda è tenuto ad effettuare le dovute comunicazioni ai Dipartimenti di prevenzione territorialmente competenti. Per l'esecuzione dei tamponi le aziende dovranno rivolgersi a laboratori validati per questa specifica attività.