Un incidente stradale su cinque che vede coinvolti giovani fra i 15 e i 24 anni è causato dall’alcol. A dicembre partirà da Forlì una singolare iniziativa: nell’ambito di una campagna di prevenzione la città romagnola ha ottenuto dal Governo un finanziamento e utilizzerà gli occhiali Alcovista, capaci di simulare la visione di una persona in stato di ebbrezza. Il progetto è complesso e vedrà la Polizia Locale impegnata su più fronti. Gli occhiali simulatori giocano un ruolo cruciale: ancora poco diffusi e utilizzati, questi dispositivi consentono di trasformare il normale campo visivo deformandolo, proprio come succede quando si è ubriachi; i ragazzi che li indosseranno, nel contesto di una speciale lezione di ‘guida insicura’ tenuta in sinergia tra Municipale e autoscuole, avranno modo di provare in prima persona il pericolo di mettersi al volante dopo aver bevuto. Dei test si faranno nei luoghi frequentati dai giovani. Noi abbiamo testato questi occhiali. di SOFIA NARDI Forlì, 13 novembre 2021 - Visione distorta, difficoltà di movimento e distanze falsate. Una volta calzati sul naso gli occhiali Alcovista, il mondo cambia e si trasforma in quello visto da un ubriaco. Ma cosa si prova a guardare le cose con gli occhi di chi ha bevuto, senza aver effettivamente bevuto? Semplice: si nota con lucidità quello che succede al nostro corpo dopo qualche bicchiere di troppo. Abbiamo voluto provare questa stessa prova, cimentandoci in una performance di ‘guida insicura’. I sei dispositivi in dotazione alla Polizia Municipale di Forlì – tre dei quali capaci di imitare anche la visione notturna – una volta indossati, simulano gli effetti di un’ alcolemia percepita tra i 0.6° e i 0.8°. Per una donna, come chi scrive, intorno ai 60 chili si parla dell’effetto ottico che segue l’assunzione di due o tre unità alcoliche (il risultato varia se si beve a stomaco pieno o a stomaco vuoto e in base a diverse caratteristiche soggettive), sta a dire che, una volta indossati gli occhiali, la visione sarà quella che avrei se avessi bevuto un paio di birre medie, o due bicchieri di vino. La prima prova effettuato è stata a piedi: le distanze risultano falsate, gli oggetti e le persone che distano appena pochi centimetri, all’improvviso sembrano allontanarsi, tant’è che l’istinto ti chiede di allungare le braccia per assicurarsi di non colpire nulla, o per cercare di afferrare un po’ di equilibrio in più. Sì, perché l’equilibrio all’improvviso sfugge, e seguire una linea retta diventa addirittura impossibile. «Bisogna tenere in conto – tengono a precisare Andrea Gualtieri, vicecomandante della Polizia Municipale e il sovrintendente Paolo Rivalta – che quando si è in stato di ebbrezza intervengono altri fattori di disturbo, come sonnolenza e rallentamento dei riflessi, quindi gli occhiali aiutano, sì, a capire i pericoli, ma non sono in grado di porre tutte le variabili in campo". Ma ora è il momento di mettersi alla guida. I birilli sono disposti a formare un semplice slalom. Proviamo a percorrerlo una prima volta senza occhiali: ci vogliono appena pochi secondi e nessuno sforzo. Quando si indossano gli occhiali, invece, le cose cambiano: il primo birillo, che sappiamo essere molto vicino al muso dell’auto, balza indietro e all’improvviso sembra essere ben più lontano. Cominciamo a guidare accompagnati da un crescente senso di nausea (sarà la suggestione, o, più probabilmente, la visione deformata) e presto ci si accorge che, per non colpire i coni, ci toccaa rallentare molto e procedere a scatti, frenando spesso e scansando gli ostacoli all’ultimo minuto. Evitare di travolgere gli oggetti disposti sull’asfalto di fatto non è impossibile, ma è senz’altro molto difficile e richiede un’attenzione che certamente non presteremmoe se avessimo davvero bevuto. Alla fine del percorso – compiuto nel doppio del tempo da ‘ubriaca’ rispetto a quando l’avevamo tentato da ‘sobri’ e sfiorando con le ruote almeno un paio di ostacoli – ci sfiliamo gli occhiali e le cose, pian piano, tornano al loro posto, senza danni. Lo stesso non vale per chi beve: in quel caso non c’è nessun paio di occhiali da togliere prima di impugnare il volante, e acquisirne piena consapevolezza è davvero il primo passo per evitare incidenti.