Tre bicchieri 2022, ecco i vini migliori in Emilia Romagna

Le anticipazioni della Guida Vini d'Italia del Gambero Rosso, la nostra regione conferma i suoi 15 piazzamenti

La guida Vini d’Italia del Gambero Rosso sui Tre bicchieri 2022 è una corona ambita

La guida Vini d’Italia del Gambero Rosso sui Tre bicchieri 2022 è una corona ambita

Bologna, 26 settembre 2021 -  Avanti tutta coi lambrusco di Sorbara e i sangiovesi di Romagna (con il plus della sottozona). Arrivano le anticipazioni della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso sui Tre bicchieri 2022, la corona più ambita dalle cantine italiane, e l’Emilia Romagna del vino conferma i suoi 15 piazzamenti del 2021.

Non cambia molto e tante cantine tornano in graduatoria. Si confermano le bolle dei Colli piacentini con il metodo classico Arvange Pas Dosè di cantina Valtidone. Si rivedono i colli di Parma con Callas 2020, la malvasia secca di Monte delle Vigne, la tenuta di Paolo Pizzarotti a Ozzano Taro.

Poi arrivano i lambruschi, tutti Sorbara tranne il Concerto di Ermete Medici, a conferma di uno stile che il Gambero ha cominciato a premiare già molti anni fa. Ecco quindi le bolle metodo classico di Cristian Bellei col suo Lambrusco di Sorbara Brut Rosé 2016 di Cantina della Volta, il Sorbara Brut Rosé 2020 Silvia Zucchi. Ecco tornare tre classici: Leclisse 2020 di Paltrinieri, il Vigna del cristo 2020 di Cavicchioli, il Vecchia Modena Premium 2020 di Chiarli.  

L’unico lambrusco reggiano è il pluripremiato Concerto di Ermete Medici, millesimo 2020.

Quest’anno niente Colli Bolognesi, si passa subito in Romagna dove si impongono due bianchi, a conferma del ritrovato slancio dell’Albana secca. Sono Codronchio 2019 di Monticino Rosso (colli di Imola) e I Croppi 2020 di Celli (Bertinoro).

Poi arrivano 5 sangiovese, tutti col marchio della sottozona, a conferma dell’impegno dei produttori a valorizzare i territori, perché il sangiovese cambia da valle a valle, seguendo il territorio collinare e pre-appenninico della regione. Delle 12 sottozone il Gambero ne premia 5. Brisighella col Corallo rosso 2019 di Gallegati; Modigliana con la Riserva i Probi 2018 di Villa Papiano; Oriolo col Romagna Sangiovese Oriolo 2018 di Sabbioni; Serra con la Riserva Il Beneficio 2017 di Costa Archi; Predappio col Godenza 2019 di Noelia Ricci.

Si conferma lo stile di una regione che al nord punta sempre più sulle bollicine sia charmat (in autoclave) sia metodo classico; e al sud, da Castel San Pietro al mare, su una crescita qualitativa che fa perno sui vari territori del sangiovese ma anche dell’albana.

Una regione molto pop anche nel vino, perché tutte le bottiglie premiate hanno un rapporto qualità-prezzo competitivo. Mancano all’appello i vini dolci/passiti e il territorio dei Colli bolognesi che il Gambero premia un anno sì e uno no.