L'Università di Bologna premia l'accademica-attivista Rashida Manjoo

Prima edizione del riconoscimento istituito per promuovere la consapevolezza sul contributo delle donne alla conoscenza e alle trasformazioni sociali. E all'Alma Mater nasce anche un Osservatorio web per indagare la violenza di genere

La giurista Rashida Manjoo (Ansa)

La giurista Rashida Manjoo (Ansa)

Bologna, 22 marzo 2018 - Prima edizione del Premio AdDU, istituito dall'Associazione delle Docenti Universitarie dell’Università di Bologna per promuovere sempre maggiore consapevolezza sul contributo delle donne alla conoscenza e alle trasformazioni sociali. La prima ad esserne insignita sarà la giurista Rashida Manjoo, relatrice speciale contro la violenza sulle donne per conto dell'Onu dal 2011 al 2015. 

Professoressa del dipartimento di legge dell'Università di Cape Town in Sudafrica, Manjoo è - si legge nelle motivazioni - "una figura femminile esemplare che ha dedicato gran parte della sua vita alla difesa dei diritti umani". Una donna "accademica-attivista" - come lei stessa ama definirsi - che si è distinta a livello internazionale per la capacità di tradurre in operatività politica e sociale le competenze scientifiche e le convinzioni personali.

Manjoo riceverà il riconoscimento (che d'ora in poi verrà assegnato con cadenza biennale) domani, 23 marzo 2018, ore 17.30, alla facoltà di Scienze Politiche dall'Ama Mater, nell'Aula Poeti in Strada Maggiore 45. La cerimonia segue il convegno internazionale 'Rappresentazioni sociali della violenza di genere: il femminicidio', che si è svolto oggi sempre alla facoltà di Scienze politiche durante il quale è stato presentato anche l'Osservatorio web per investigare i diversi modi attraverso cui la violenza di genere trova legittimazione o spiegazione all’interno di arene istituzionali differenti, dai media al settore giudiziario fino alla politica..