Gianluca Vacchi e i video social, la colf fa causa: "Un inferno, insultati per ballare"

L’ex dipendente si è rivolta al tribunale: "Turni massacranti. Ci lanciava oggetti se non andavamo a tempo"

I video di Vacchi: la colf gli ha fatto causa

I video di Vacchi: la colf gli ha fatto causa

Bologna, 28 maggio 2022 - "Adesso mi sono rotto i c...i. I filippini ogni volta che si dimenticano una cosa sono 100 euro di multa". Pare che non ci sia troppo da divertirsi a lavorare per M.r Enjoy. Almeno da quanto emerge dai vocali in cui Gianluca Vacchi, influencer e imprenditore bolognese, si lamenta delle ‘mancanze’ dei suoi dipendenti. Dipendenti stressati e sfruttati, stando al racconto di una colf, che si è rivolta al tribunale del lavoro per vedersi riconosciuti Tfr e straordinari per 70mila euro, a suo dire mai corrisposti dal tiktoker.

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La donna, una quarantaquattrenne delle Filippine, che dopo tre anni di lavoro per Vacchi ha intentato una causa civile, ha spiegato che il contratto da lei firmato prevedeva un impiego di 6 ore al giorno per 6 giorni a settimana. In realtà i turni erano ben diversi: spesso, infatti, sia lei che i colleghi dovevano lavorare fino a 20 ore senza interruzioni e quasi mai ricevendo gli straordinari, il riposo settimanale o le ferie. Un incubo tra le mura della villa in Sardegna dell’influencer con 43mln di follower tra Instagram e TikTok. E il lavoro sarebbe stato soltanto una parte della fatica. Perché Mr. Enjoy avrebbe preteso dai suoi dipendenti anche una certa spigliatezza nel ballo, così da non farlo sfigurare nei suoi video danzerini. E se i balletti non erano eseguiti a regola d’arte o i collaboratori domestici non non andavano a tempo Vacchi li insultava, lanciando anche loro contro il cellulare e spaccando la lampada usata per le riprese.

Una serie di vessazioni, quella raccontata dalla ex colf, che rispecchia il tono usato da Vacchi nei messaggi audio in cui si sfoga delle mancanze dei suoi dipendenti: "Si è dimenticato gli occhiali da sole – dice riferendosi a un domestico –. Allora io mi sono rotto i c...i. Adesso non sto scherzando, c’è una multa tutte le volte che si dimenticano qualcosa. Facciamo una lista di cose, tutte le volte che se le dimenticano sono 100 euro di multa. Possono anche licenziarsi tutti quanti". E poi: "Mi mancano ancora le punture di testosterone – si lamenta l’imprenditore –. Me le hanno fatte sparire ancora. Io divento una bestia! Si sono dimenticati anche l’alcol. A costo che se ne vadano via, sennò li mando via a calci".

E poi, riferendosi a una delle colf: "Si vede che non prende il c..o. E fa la furba. Non rispettano un orario mai. Non quelli dei miei ospiti. I miei. Quelli di sempre, che ho 365 volte all’anno. Adesso torno a casa mia. E se vedo un muso lungo gli metto le mani addosso".

Oltre alla donna, altri due domestici si sono fatti avanti, portando all’attenzione del tribunale il clima ben poco gioviale (e professionale) che si respirava a casa dell’imprenditore. Che, sempre stando a quanto dichiarato dalla ex dipendente quarantaquattrenne, avrebbe anche preteso la firma di un contratto di riservatezza, in quanto "il dottor Vacchi è persona che, anche in virtù della sua attività, ha assunto una rilevantissima notorietà e popolarità a livello mondiale; per la parte rilevante dette informazioni costituiscono un patrimonio personale, economico e commerciale di valore considerevole che intende tutelare". Un patto che, se infranto, sarebbe costato 50mila euro, direttamente detratti dal Tfr. A novembre è atteso il responso del tribunale. Un’altra grana per Mr Enjoy, dopo il sequestro da 200mila euro a favore del fratello Bernardo, legato al flop delle sue futuristiche ‘Enjoy Bikes’.

n.t.