Vaccini Covid: in Veneto si pensa alle somministrazioni a domicilio

Ipotesi allo studio per i soggetti fragili, la Regione cerca l'accordo con i medici di base. Il bollettino di oggi: preoccupano i dati. "Campanelli d'allarme"

Vaccino Covid, il Veneto pensa alle somministrazioni a domicilio per alcune categorie

Vaccino Covid, il Veneto pensa alle somministrazioni a domicilio per alcune categorie

Venezia, 10 marzo 2021 - “Ieri - afferma Manuela Lanzarin, assessore alla sanità della Regione Veneto - abbiamo incontrato i medici di medicina generale, che sono oltre 3.100. Abbiamo definito l'accordo per le vaccinazioni che discende da quello nazionale. Abbiamo ragionato su tre tipologie, partendo dalle vaccinazioni a domicilio per i soggetti più fragili, con rimborso di 18,90 euro ad accesso più la spesa di 6,16 per la dose. In caso di vaccinazione in ambulatorio sono state pattuiti 6,16 euro a inoculazione. Terza tipologia di intervento, per strutture esterne nel proprio distretto, avrà lo stesso costo. I rappresentanti dei medici ci hanno chiesto 24 ore per rispondere. Martedì prossimo faremo la delibera di giunta in Regione se arriveranno, come credo, le firme sull'accordo”. Un altro distretto, l'Alto Vicentino, si aggiunge ai cinque che già hanno chiuso le scuole dalla seconda media. Ha superato i 250 contagi ogni 100mila abitanti ed è quindi scattato ciò che è stato previsto dall'ordinanza emessa ieri. Dopo le 48 ore previste di preavviso, gli studenti dell’Alto Vicentino torneranno al 100 per cento in didattica a distanza a partire da sabato. Stessa sorte toccherà ai loro colleghi bellunesi, a partire da venerdì, e a quelli dei primi quattro distretti che hanno superato il limite (due del padovano, il Veneto orientale e l’asolano.

Crescono i ricoveri, i dati preoccupano. "Campanelli d'allarme"

Scendono lievemente i nuovi positivi al Covid-19 in Veneto, oggi sono +1.561 mentre ieri erano +1.608 (totale 346436). Crescono gli attualmente positivi, oggi sono 30788 (+578). Diminuiscono i nuovi decessi: oggi sono +14, mentre ieri erano +29 (totale 10023). Salgono i guariti: oggi sono 305625 (+969).

Crescono i ricoveri causati dal coronavirus in Veneto, oggi sono 1.504 (+48). 1.338 persone sono in area non critica (+42), di cui 1.061 positive (+48) e 277 negativizzate (-6). Sono 166 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (+6), di cui 148 positivi (+7) e 18 negativizzati (-1).

“I numeri delle ultime 24 ore, con i positivi che continuano a crescere, i nuovi ricoveri, ci fanno riflettere e preoccupare”. Così l'assessore regionale alla Sanità del Veneto, Manuela Lanzarin dopo aver sottolineato che l'incidenza dei positivi rispetto al numero dei tamponi fatti è del 3,60% "quando qualche tempo fa era al 2%”.

Negli ultimi due giorni, aggiunge il dg della sanità del Veneto Luciano Flor “si stanno registrando 50 ricoveri quotidiani. Si sta una nuova ondata della malattia: lo vediamo nei ricoveri, nei positivi e nelle presenze nei reparti di rianimazione”. “Sono campanelli d'allarme” osserva Lanzarin, ricordando che nel Veneto si è superato la soglia dei 10mila morti per Covid. L'assessore non nasconde i suoi timori anche alla luce del fatto “che un altro distretto sanitario veneto nell'Alto Vicentino, si è arrivati a 258 positivi su 100 mila abitanti che fa scattare automaticamente le procedure previste nell»ordinanza del presidente Luca Zaia e che comporta anche la chiusura della scuola e con la didattica a distanza per 14 giorni”.

“Stiano ragionando con le Uls - spiega Flor - per aprire nuovi reparti Covid e di rianimazione, rivedendo il piano di sanità pubblica con vari correttivi”. Flor rileva infine che “si sta avvertendo qualche beneficio dall'avvio delle vaccinazioni, tra il personale ospedaliero e nelle case di riposo. La vaccinazione - sottolinea - è una strada obbligata. Ad oggi sono state vaccinate 446mila persone, la previsione è di arrivare a 470 mila entro marzo. Se per aprile avremo i vaccini siamo pronti per fare 50 mila vaccinazione al giorno : abbiamo strutturato una macchina che ci permetterà di far fronte alle esigenze che ci sono, contando sui medici di medicina generale, sui medici specializzandi e sul personale ospedaliero che dirotteremo da altri reparti. Ci vorranno quasi 6 mesi poi per completare le vaccinazioni dei veneti”.

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