Vaccini, 14mila bambini ancora non in regola nelle Marche

Ovvero poco meno dell'8 per cento delle famiglie. Una mamma 'No vax' di Senigallia: "Mio figlio non andrà più all'asilo"

Vaccinazioni Covid

Vaccinazioni Covid

Ancona, 12 marzo 2018 - Vaccini, scaduto il termine per presentare i documenti: poco meno dell'8% delle famiglie marchigiane non è in regola. Su una popolazione di 226.735 bambini e ragazzi dai 0 ai 16 anni, al 31 dicembre 2017 risultano inadempienti per quanto riguarda difterite, tetano e pertosse (Dtp) il 6,1% del totale pari a 13.941 unità, e per morbillo rosolia ed epatite (Mpr) il 7,8% pari a 17.734 unità. Di questi una buona parte sono già stati prenotati.

Per chi di questi giovani, ad oggi, non è ancora in regola, si mette in moto il meccanismo previsto dalla circolare congiunta dei ministeri della Salute e dell'Istruzione che fissava al 10 marzo il termine della consegna dei documenti relativi alle vaccinazioni in asili nido, materne e scuola dell'obbligo. Il meccanismo prevede che i dirigenti scolastici debbano inviare una comunicazione scritta alle famiglie i cui bambini non sono in regola con le vaccinazioni, invitandole a presentare i relativi documenti. Un primo richiamo agli inadempienti marchigiani era già stato effettuato a luglio 2017. Grazie a quella campagna ne erano stati recuperati 3.879 (22% per Dtp) e 6.037 (25% per Mpr).

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Lo scorso settembre, per essere accettati a scuola, i genitori dei figli non vaccinati avevano dovuto consegnare il 'Vaccinerò', un’autocertificazione in cui si impegnavano a mettersi in regola con le vaccinazioni obbligatorie entro il 10 marzo 2018. "Un anno fa abbiamo combattuto per introdurre il menù vegano nelle scuole – spiega una mamma di Senigallia –. Adesso ci troviamo costretti a dovere sottoporre i nostri figli a dieci vaccinazioni, senza test preliminari, e io sono contraria". 

La donna ha chiesto di restare anonima per paura di essere ghettizzata: "Ci chiedono la privacy ovunque e da oggi i bambini non vaccinati iscritti al nido e nelle scuole per l’infanzia non potranno più entrare – prosegue –. I nostri figli potrebbero essere etichettati a vita come ‘No Vax’, parole che a molti fanno paura". 

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Tra le soluzioni c’è quella di organizzarsi autonomamente: "Ad inizio anno, molti genitori di bambini vaccinati hanno preferito non iscriverli ed hanno formato un asilio Waldorf, molti ci prendono per sprovveduti, ma siamo ben informati – prosegue la donna –. Purtroppo il progetto non è andato a buon fine così, visto che i nostri figli non saranno accettati a scuola, abbiamo deciso di organizzarci autonomamente, come si faceva una volta, altro che progresso, lo Stato ci costringe a tornare indietro, tenendo diversi bambini in una casa, in base all’esigenze lavorative dei genitori". "Mio figlio fino a venerdì ha frequentato il secondo anno di asilo, ora, se non cambieranno le cose, rischiamo di restare fuori anche il prossimo anno – conclude la donna –. Poi, al momento dell’iscrizione a scuola vedremo il da farsi, noi genitori di figli esclusi non staremo con le mani in mano, anche se siamo fiduciosi che qualcosa cambierà, perché questa legge è davvero assurda".