Bologna, 31 marzo 2021 – Un tesoretto di 11.630 dosi di vaccino. Sono quelle del lotto Astrazeneca ABV5811, sequestrato il 15 di marzo su indicazione della Procura di Biella, che tornano a disposizione della campagna vaccinale della Regione Emilia Romagna.
Il bollettino I dati Covid del 31 marzo
Ieri, infatti, è stato emesso un provvedimento di dissequestro a livello nazionale. I magistrati piemontesi avevano predisposto il sequestro a scopo cautelativo dopo la morte di un insegnante a meno di 24 ore dalla somministrazione: l’autopsia e le successive indagini hanno però escluso ogni correlazione, così come tutti i test poi effettuati a livello nazionale ed europeo sul vaccino Astrazeneca.
Delle 11.630 dosi di quel lotto rimaste integre e quindi somministrabili, 2.490 tornano all’Ausl di Parma, 1.380 a quella di Reggio Emilia, 2.490 all’Azienda sanitaria di Modena, 2.650 a Bologna, 260 a Imola, 1.160 a Ferrara e 1.200 a disposizione dell’Ausl della Romagna. Il sequestro non aveva invece interessato l’Ausl di Piacenza.
“È un’ottima notizia quella della possibilità di utilizzo delle dosi di vaccino che erano state sospese - dichiara l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Per l’Emilia-Romagna significa infatti che oltre undicimila persone potranno iniziare il ciclo vaccinale. Questi provvedimenti precauzionali sui vaccini, doverosi in presenza di dubbi, dimostrano quanto siano controllati e sicuri, come le successive verifiche condotte anche a livello europeo hanno provato. L’auspicio ora è che arrivino in tempi rapidi quantitativi sufficienti per mettere a frutto la nostra organizzazione, che sarebbe in grado di vaccinare molto di più, fino al doppio di quanto si sta già facendo ora”.
Vaccino Covid, le ultime notizie
Vaccino Johnson & Johnson: efficacia e come funziona