Vaccino AstraZeneca, lotto sospetto: ritirate 1.800 fiale. "Nessun caso grave"

Nelle Marche sono 1750 le persone già vaccinate con quel siero. Il direttore Asur: "Solo due con febbre e debolezza"

Il direttore dell’Asur Marche, Nadia Storti

Il direttore dell’Asur Marche, Nadia Storti

Ancona, 12 marzo 2021 - Lotto sospetto , anche le Marche sospendono la somministrazione del vaccino Abv2856 di Astra Zeneca. Sono circa 1.800 le fiale sottoposte a sequestro cautelativo da parte dell’Asur Marche, come confermato dal direttore generale, Nadia Storti, delle quali 100 (con 1.000 dosi complessive) nel territorio dell’Area Vasta 2 di Ancona. In regione sarebbero 1.750 le persone che hanno ricevuto questo vaccino , ma nessuna conseguenza sulla popolazione è stata registrata nelle Marche. Nell’anconetano, in Area Vasta 2, del lotto incriminato, stando a quanto riferito, sarebbero state somministrate soltanto 60 dosi a Senigallia.

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Tutto è partito dalla notizia diffusa ieri a proposito dei presunti effetti prodotti nei confronti di due militari in Sicilia, morti a seguito di un’embolia dopo l’inoculazione del vaccino prodotto dall’azienda anglo-svedese. Da quell’evento l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha deciso in via precauzionale, di emettere un divieto di utilizzo di quel lotto sull’intero territorio nazionale, comprese ovviamente le Marche. Da qui il passaggio della palla all’Asur e alle Aree vaste che hanno provveduto al ritiro immediato. Molte dosi di quel lotto specifico del vaccino Astra Zeneca sono già state inoculate nei giorni scorsi ad insegnanti e funzionari delle forze dell’ordine, ma al momento dalle Marche non è arrivato alcun allarme come sottolineato dalla dottoressa Storti: "Mi sono subito premurata di capire se ci fossero stati effetti strani su qualche soggetto a cui quella partita del vaccino era stata somministrata, ma non ce ne sono – spiega Nadia Storti, dg Asur – Soltanto in due casi, almeno così mi è stato riferito dai colleghi sul territorio, ci sono stati effetti classici come febbre, debolezza e così via, ma assolutamente in linea con la natura classica della somministrazione del vaccino. Sappiamo bene che l’inoculazione in alcuni casi può dare quegli effetti, ma nulla di assolutamente paragonabile rispetto a quanto successo in Sicilia. Colgo l’occasione per tranquillizzare tutti".

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Con 1.800 fiale dell’Astra Zeneca sequestrate, al netto della buona notizia dell’assenza di sintomi gravi sui vaccinati, nessun problema sul percorso vaccinale: "No, perché l’Astra Zeneca non si componeva soltanto di quel lotto, ce ne sono altri su cui non è stato disposto alcun sequestro o controllo anche in forma precauzionale – aggiunge la Storti – Quindi la vaccinazione va avanti senza alcun ritardo rispetto alla tabella di marcia. I rinvii degli appuntamenti riguardava la dotazione dello Pfizer Biontech perché dovevamo garantire prima la copertura delle seconde dosi per gli over 80 in virtù della carenza di vaccini inviati dal nazionale. Ma stiamo parlando di un’altra partita rispetto a questa di Astra Zeneca e del sequestro cautelativo".