Vaccino Covid 19 Emilia Romagna, Bonaccini: "Personale delle scuole? Valutiamo a marzo"

Il governatore dell'Emilia-Romagna: "Il 2021 sarà l'anno in cui sconfiggeremo il virus"

Il governatore Stefano Bonaccini

Il governatore Stefano Bonaccini

Bologna, 29 dicembre 2020 - "Domenica è stata una giornata davvero emozionante e solo chi non ha vissuto questi mesi in prima fila può dire che è un'esagerazione parlare di giornata storica e lo sarà soprattutto se, a fine anno, raggiungeremo la luce che vediamo in fondo al tunnel". Così Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, nell'intervento a 'Zapping' su Rai Radio 1.

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"Da marzo in poi, inizieremo a vaccinare le categorie più fragili e quelle più a rischio, come le forze dell'ordine. Parlavo lunedì pomeriggio con il ministro Francesco Boccia e si ragionava di inserire in questa fascia anche il personale scolastico" aggiunge. "In Emilia-Romagna, la cosa che ci dà più soddisfazione è che, finora, il 95% del personale sanitario chiamato a dare la propria disponibilità a vaccinarsi" ha dato una risposta positiva - sottolinea Bonaccini -. Solo i vaccini ci permetteranno sconfiggere il virus anche se non ne bloccheranno la diffusione".Domenica, prosegue, "è stata una bella giornata per il Paese, il 2021 sarà l'anno in cui sconfiggeremo il Covid".

Marche: a scuola solo la metà degli studenti

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Stefano Bonaccini ribadisce il no alla obbligatorietà del vaccino contro il Covid. "Renderlo obbligatorio su una fascia così grande - spiega - forse potrebbe persino portare ad un contraccolpo. Quello che dobbiamo fare in questo momento è invitare più gente possibile a comprendere che solo i vaccini ci permetteranno di sconfiggere definitivamente il virus". "Non ho nulla da dire, credo sia una polemica di cui possiamo fare a meno, io mi vaccinerò quando mi chiameranno, ma per qualche tempo avrò l'immunizzazione dal virus, avendo avuto una polmonite da Covid", dice a proposito della polemica sul presidente della Regione Campania, Vincenzo de Luca, che si è fatto vaccinare. "Non mi interessano le polemiche - ha aggiunto -, lascio parlare gli altri. Chi ha responsabilità pubbliche ha il dovere di guidare la macchina e credo che il Paese sia poco interessato a questa discussione".

image "Se in questo momento, la crisi dovesse sfociare in uno stallo dell'azione di governo, rischieremmo di perdere la più grande opportunità che ha avuto il Paese, visti i tempi che ci dà l'Europa. Chi se ne frega del destino dei partiti, mi auguro si trovi una ragionevole mediazione, anche perché lo stallo non sarebbe capito neanche dagli elettori", dice a proposito della crisi interna alla maggioranza. A breve - ha aggiunto - le Regioni avranno un incontro con il Presidente del consiglio perché con i fondi del Recovery siamo di fronte a un'opportunità storica. Questi soldi vanno spesi e vanno spesi velocemente. Il Governo eviti di fare la corsa tra ministeri a chi ottiene più fondi e le Regioni devono evitare di pensare a progetti che guardino alle prossime elezioni, ma pensare a quelli che permettano all'Italia di ripartire e di colmare i ritardi accumulati. Il Governo deve avere chiare le priorità di impiego dei fondi e "confrontarsi con Regioni e Comuni. Nella mia maggioranza in Emilia- Romagna, quando abbiamo un problema, ci chiudiamo in una stanza, litighiamo, ma quando si esce lo si fa con una posizione comune".