Vaccino Covid Emilia Romagna, Bonaccini: "Sì all'obbligo per i sanitari in ospedale"

Il governatore rilancia anche il passaporto vaccinale: "E' giusto che chi è sicuro faccia ripartire le attività. Così salviamo l'estate"

Stefano Bonaccini sui vaccini: "Sì all'obbligo per i sanitari"

Stefano Bonaccini sui vaccini: "Sì all'obbligo per i sanitari"

Bologna, 18 marzo 2021 - "Non so se serva l'obbligo vaccinale per i sanitari, so che se uno non si vaccina non può lavorare in quel luogo lì". Parola del presidente della Regione Emilia Romagna e della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini ospite di Mattino 5 a proposito di un eventuale obbligo vaccinale anti-Covid per il personale sanitario.

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A tal proposito il governatore ha citato ciò che è successo con i vaccini infantili quattro anni fa nei Nidi e nelle Materne. "Per primi - ha detto Bonaccini - tornammo all'obbligo vaccinale per la parte che ci competeva", cioe' la fascia zero-sei anni, e "abbiamo riportato dal 92 a oltre 97% ii bambini vaccinati. Se non ti vaccini non puoi iscriverti all'asilo".

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"Passaporto vaccinale e vaccino 'naturale' per salvare l'estate"

Il presidente Bonaccini rilancia poi sul passaporto vaccinale, anche in previsione della stagione turistica sulla costa Adriatica. "Io sul passaporto vaccinale sono d'accordo -  dice il governatore -. Chi è vaccinato, e quindi è tranquillo e sicuro è giusto che possa contribuire a fare ripartire quelle attività che sono così in difficoltà". E aggiunge: "Confido che l'estate, un 'vaccino naturale', unito ai vaccini veri e propri che saranno a milioni a quel punto, ci potrà fare tornare il sorriso". Insomma, anche a prescindere dal passaporto vaccinale c'è una certa fiducia nella stagione estiva.

"L'anno scorso - fa notare Bonaccini - il vaccino non c'era e noi abbiamo avuto in particolare agosto con tantissima gente e tutto ha funzionato molto bene perché i romagnoli hanno una capacità organizzativa straordinaria".

Bonaccini: "AstraZeneca, se arriva l'ok pronti a ripartire"

"In Emilia- Romagna siamo pronti ripartire a pieno ritmo con la vaccinazione se arriverà il sì di Ema ad AstraZeneca". In questa regione, ha spiegato il presidente Stefano Bonaccini, "possiamo triplicare il numero delle vaccinazioni giornaliere se arrivano le dosi". "Stiamo andando purtroppo a un ritmo inferiore a ciò che vorremmo perché mancano, ma non è mancata l'organizzazione per vaccinare in questi primi mesi dell'anno".

"Ieri - continua il goverantore dell'Emilia Romagna - abbiamo superato i 210mila vaccinati con due dosi, siamo a 620 mila somministrazioni quindi abbiamo altre 200mila persone che attendono solo la seconda dose". All'inizio "avevamo calcolato di arrivare in Emilia- Romagna a fine aprile a mezzo milione di vaccinati, ma possiamo fare molto di più". 

"Qui potremmo arrivare a un milione di vaccinazioni al mese"

"Il commissario Figliuolo ha annunciato pochi giorni fa che arriveranno all'Italia entro questo mese altre 707mila dosi aggiuntive di Pfizer: non è una cifra straordinaria ma è sicuramente un aiuto per provare ad aiutare le vaccinazioni - ha aggiunto il governatore -. Nella mia regione a regime possiamo essere in grado di fare più di 1 milione di vaccinazioni al mese, tre volte in più rispetto al trend attuale. Quando le dosi ci sono di può fare anche di più".

"Su AstraZeneca dobbiamo seguire la scienza"

"Oggi ci auguriamo arrivi il sì di Ema ad AstraZeneca per ripartire perché questi sono stati giorni complicati - ha concluso Bonaccini -. Se dovesse arrivare io non avrei alcun dubbio sul farlo. Dobbiamo ascoltare gli scienziati, non avrei nessuna competenza per dire quali sono i vaccini sicuri e quelli no". Per Bonaccini, tutti i vaccini "autorizzati da agenzie composte da scienziati, cioé luminari del settore, vanno fatti. Quindi se Ema dice stasera che si può ripartire con AstraZeneca io mi farei AstraZeneca come qualsiasi altro vaccino autorizzato da Ema e da Aifa".

C'e' attesa anche per eventuali prescrizioni sull'uso del vaccino AstraZeneca, nella speranza che possano fugare dubbi e perplessità "Speriamo- auspica il governatore Pd- che nelle determinazioni che verranno indicate ci siano anche tutte le spiegazioni necessarie che servono per garantire fiducia in una campagna vaccinale che è poi l'unico strumento che abbiamo. I 100.000 decessi avuti fin ora in Italia sono per Covid, non per i vaccini e il crollo dei contagi tra i sanitari dell' Emilia- Romagna sono la prova che il vaccino "funziona" eccome".