Vaccino covid in Emilia Romagna, Donini: "Verso le 20mila dosi al giorno"

L'assessore regionale alla Sanità rassicura con un post su Facebook. Il sottosegretario Sileri: "Marche, Emilia e Veneto stanno andando veloci"

Vaccino covid in Emilia Romagna, a sinistra Donini e a destra Sileri

Vaccino covid in Emilia Romagna, a sinistra Donini e a destra Sileri

Bologna, 22 marzo 2021 - Procedono a spron battuto le vaccinazioni anti covid in Emilia Romagna, ad assicurarlo è l'assessore regionale Donini. Su pportato anche dalle parole di Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, in un'intervista.

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In settimana, con l'arrivo di nuove consegne di vaccini, scatterà "l'alert 2" della nostra organizzazione e ci avvicineremo alle 20.000 dosi somministrate al giorno". Lo scrive su Facebook l'assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna.

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"Anche di domenica - spiega - abbiamo superato 11.000 dosi somministrate di vaccini. Siamo all'85% delle dosi consegnate. Percentuale fra le più alte in Italia. Il 9,5% delle persone che hanno completato il loro ciclo di immunizzazione con la somministrazione anche della seconda dose, sono cittadini emiliani - romagnoli (noi siamo il 7,5% della popolazione nazionale)". Intanto, "la vaccinazione degli ultra ottantenni sale al 70% del target", aggiunge l'assessore ringraziando "tutti gli operatori sanitari ed i volontari sanitari e di protezione civile, i medici di medicina generale che non conoscono sabati e domeniche e continuano a vaccinare i target di popolazione definiti dal Ministero".

Sileri: "Marche, Emilia Romagna e Veneto stanno andando veloci"

Ci sono Regioni "come il Lazio, le Marche, l'Emilia-Romagna e il Veneto che stanno andando veloci. Altre come la Lombardia in cui, in alcune province, in alcune aree, le cose non vanno bene per niente" In Calabria, "ci sono guai con i sistemi di prenotazione su cui sta intervenendo il commissario". Dopo autorizzazione di Ema, "ben venga Sputnik, ma ben venga pure Sinovac, di produzione cinese. Ci può essere anche un'autorizzazione emergenziale di Aifa, ma in quel caso si potrebbe ragionare su un numero più limitato di dosi". Se riusciamo a velocizzare la campagna vaccinale "con forniture aggiuntive, il risultato sarà ottimo". Bisogna "anche puntare alla possibilità di produrre in Italia i vaccini".

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