Vaccino Covid Emilia Romagna: tra un mese tocca agli over 80. "Saranno chiamati uno a uno"

L’assessore Donini: "I contatti attraverso le aziende sanitarie e non tramite i social". Il governatore Bonaccini in pressing su Governo e Ue: "Devono vigilare sulla fornitura delle dosi"

La vaccinazione di una anziana in una Rsa

La vaccinazione di una anziana in una Rsa

Bologna, 20 gennaio 2021 - I ‘grandi anziani’ dell’Emilia-Romagna, quelli over 80, si tengano pronti per fare il vaccino. "Verranno contattati uno a uno direttamente dalle aziende sanitarie" ha annunciato ieri l’assessore alle Politiche della Salute, Raffaele Donini, in Assemblea legislativa, in risposta a un’interpellanza della forzista Valentina Castaldini sulla ‘fase 2’ del piano vaccinale, che è dedicata alla popolazione in generale, a partire dagli anziani per proseguire con altre categorie a rischio, come le persone affette da patologie e le forze dell’ordine. Le modalità con cui verranno convocati gli anziani sono ancora allo studio della Regione. Dopo quelli nelle cra e nelle rsa tocca dunque alle centinaia di anziani che vivono in famiglia vaccinarsi: "Come saremo contattati?" è la domanda più frequente.

La Regione li tranquillizza. "Non sarà certo tramite Facebook" scherza Donini ma attraverso le Asl sul territorio. E verranno chiamati tutti. Secondo il piano nazionale si inizierà a fine febbraio, massimo inizio marzo. "Dapprima verranno coinvolte le persone più anziane, over ottanta, e potenzieremo i nostri presidi sui territori" ha spiegato l’assessore neii giorni scorsi, mentre ieri in Aula ha assicurato che "a febbraio sarà pronto il piano regionale per la campagna vaccini più massiva per il resto della popolazione", rispondendo a una sollecitazione di Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia.

L’obiettivo – ha ribadito – è arrivare all’immunità di gregge. Per questo "verrà attivato un piano di comunicazione. Gli scienziati ci dicono che verrà raggiunta quando sarà vaccinato l’80% della popolazione, tra i tre e 3,5 milioni di persone in regione". La speranza è di riuscirci entro settembre. "Non c’è obbligo di vaccinarsi" ha ricordato l’assessore nel suo intervento, ma si è detto favorevole alla ‘patente vaccinale’, che ha definito un "sinonimo di responsabilità". "Esiste un piano vaccinale nazionale, il nostro compito è attuarlo", ha ribadito. Intanto, si prosegue con il richiamo ai già vaccinati, mentre nelle cra debutta il vaccino Moderna per le prime somministrazioni.

Alle 21.30 di ieri erano state fatte 1.128 vaccinazioni (tutte seconda dose Pfeizer) mentre i vaccinati in totale sono 120.326, una cifra che contiene sia le prime che le seconde somministrazioni (oltre 2.000) e che colloca la nostra regione tra quelle con il più alto numero di vaccinati rispetto alla popolazione. Si è resa necessaria la sospensione delle prime vaccinazioni per chi era già in lista per via del dimezzamento delle dosi inviate dall’azienda Pfeizer rispetto a quanto già concordato. Anche ieri c’è stato uno slittamento della consegna. Uno stop nella corsa alle vaccinazioni che non è andato giù alla Regione che, per voce del presidente Stefano Bonaccini, ha richiamato il Governo e l’Ue a "vigilare e non arretrare di un centimetro" sulle consegne regolari dei vaccini. I prossimi arrivi sono previsti nella settimana dal 25 al 31 gennaio: si tratta di 46.800 dosi Pfizer.

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