Vaccino covid in gravidanza: "Tranquille. Ma aspettate per la seconda dose"

Angela Bandini, primario di Ginecologia e Ostetricia del Pierantoni-Morgagni spiega: "Non ci sono rischi per chi prende la pillola anticoncezionale. E nemmeno per chi allatta"

Angela Bandini con un neonato nel suo reparto di Forlì

Angela Bandini con un neonato nel suo reparto di Forlì

Forlì, 16 aprile 2021 - Se mi vaccino con Astrazeneca è meglio evitare di prendere la pillola anticoncezionale? Le donne che assumono estroprogestinici sono più a rischio di trombosi post-vaccino? Le donne in stato di gravidanza o allattamento possono vaccinarsi? Sono solo alcune delle domande che, in questi giorni, hanno mandato in tilt i centralini dell’Ausl romagnola e degli Ordini dei medici provinciali: a scatenare l’allarme, diverse affermazioni contraddittorie, rilasciate non di rado dagli stessi medici o da esponenti delle autorità sanitarie, locali e nazionali. Abbiamo chiesto alla dottoressa Angela Bandini, primaria del reparto di Ginecologia e Ostetricia del ‘Morgagni’, di fare chiarezza.

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Dottoressa, tra le donne regna il panico. "Mi associo a quanto dichiarato dalla Sic, la società italiana di contraccezione, il 20 marzo scorso: si tratta di un allarme del tutto ingiustificato".

Cosa sappiamo, al momento, del possibile legame tra pillola ormonale e aumento del rischio di trombosi associato al vaccino Astrazeneca? "Al momento non abbiamo alcuna evidenza scientifica capace di evidenziare una maggior incidenza trombotica post-vaccino nelle donne che assumono la pillola. E l’indicazione di sospenderne l’assunzione in vista della vaccinazione è priva di fondamento".

Perché, allora, tanta confusione? "Perché non c’è stata un’indicazione chiara da parte dell’Agenzia italiana del farmaco. Ora siamo in attesa che sia pubblicato il terzo rapporto sulla farmacovigilanza dei vaccini, relativo al mese di marzo. Da un anno a questa parte, siamo ormai abituati a costruire le nostre conoscenze sul virus giorno dopo giorno. Sono proprio i continui capovolgimenti di fronte a generare diffidenza nell’opinione pubblica e a complicare il nostro lavoro".

In che senso? "Siamo nel bel mezzo di una pandemia: da un lato, dobbiamo fidarci delle indicazioni impartite dalle autorità sanitarie – che possono però variare di continuo – dall’altro, dobbiamo valutare l’opportunità della vaccinazione caso per caso, soprattutto per le donne in stato di gravidanza e allattamento".

Un altro dubbio frequente: le donne in gravidanza e allattamento possono ricevere il vaccino? "Partiamo da un dato di fatto: le donne in età fertile vaccinate finora – penso alle insegnanti, ad esempio – non hanno dovuto effettuare un test di gravidanza prima della somministrazione della dose. Ciò significa che, ancora una volta, non ci sono evidenze scientifiche in grado di suggerire un’eventuale pericolosità del vaccino per questa frangia di popolazione".

E se si scopre di essere incinta dopo aver ricevuto la prima dose? "È una domanda che mi hanno rivolto in tante. Niente panico: non si deve interrompere la gravidanza, neppure se si sono verificati effetti collaterali come febbre e dolori articolari. Per il richiamo, tuttavia, suggerisco di attendere il compimento del parto. È meglio evitare di inoculare vaccini che possono provocare febbre alta nei primi tre mesi di gravidanza. Al di là della vaccinazione, le donne incinta dovrebbero impegnarsi al massimo per prevenire il contagio".

In che modo? "Applicando con ancor più attenzione le misure che sono entrate nella nostra quotidianità: indossare la mascherina, lavare frequentemente le mani e rispettare il distanziamento".

Capitolo allattamento. Il vaccino è pericoloso per il piccolo? "Non ci sono controindicazioni e non va sospeso dopo il vaccino. Anzi, il latte materno può trasmettere gli anticorpi al bambino".

A proposito di Covid e gravidanza, il 2020 ha visto un drammatico calo di nascite, in Italia come nella nostra provincia. "Me l’aspettavo. In una situazione di incertezza come quella in cui ci troviamo, dare alla luce una nuova vita è una decisione a dir poco impegnativa. Stiamo combattendo una guerra, che per ora stiamo perdendo: il virus non molla la presa, trova sempre nuovi modi per attaccarci. Ma anche questa guerra finirà. E dopo ogni guerra c’è sempre una ricostruzione".

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