Vaccino Covid: Emilia Romagna in prima linea. "Test a dicembre"

L'annuncio del presidente Bonaccini. Il virologo Viale: "Partiamo con 300 operatori sanitari a rischio, arruolamento dalla prossima settimana. Se è sicuro? Io me lo farei domani"

Bonaccini annuncia la sperimentazione del vaccino anti Covid

Bonaccini annuncia la sperimentazione del vaccino anti Covid

Bologna, 22 novembre 2020 – L'Emilia Romagna è in prima linea contro il Covid non solo sul fronte della cura, ma anche sotto il profilo della ricerca. E ricerca oggi vuol dire soprattutto vaccino. La Regione schiera l'artiglieria pesante: il Policlinico Sant'Orsola di Bologna e l'azienda ospedaliera-universitaria di Modena. E si parte già dalla prossima settimana, come spiega il virologo Pierluigi Viale.

“Due centri di eccellenza”, come li definisce il presidente Stefano Bonaccini nel post in cui dà la notizia della partecipazione alla “sperimentazione del vaccino Oxford-AstraZeneca, una delle ricerche più avanzate contro il Coronavirus”.

Non c'è tempo da perdere, ma non si rinuncia alla sicurezza. “I test inizieranno a dicembre – rivela il governatore -, naturalmente seguendo procedure validate e controllate secondo gli standard internazionali, che potranno fornirci un contributo fondamentale per sconfiggere la pandemia”.

Vaccino, la sperimentazione a Bologna

Bologna la sperimentazione del vaccino anti-Covid di Oxford-AstraZeneca partirà a dicembre - spiega il professor Pierluigi Viale, primario dell'Unità operativa di malattie infettive del Policlinico Sant'Orsola - e si farà su soggetti a rischio: saranno arruolati a partire dalla prossima settimana 300 volontari tra gli operatori sanitari del Sant'Orsola e di tutti gli altri ospedali della Usl bolognese. La chiamata alle armi interna comincerà dalla prossima settimana in attesa dell'ok definitivo del Comitato etico dell'ospedale Spallanzani di Roma. "Il primo target - precisa Viale all'Ansa - è quello di operatori sanitari a rischio, poi probabilmente anche operatori sanitari delle cra e delle strutture di lungodegenza. Saranno operatori senza una storia Covid accertata", dunque potrà candidarsi solo chi non ha contratto il coronavirus.

La sperimentazione sui 300 volontari avviene in doppio cieco nel rapporto '2 a 1': a 200 sarà somministrato il vaccino e agli altri 100 il placebo. Nessuno, né i volontari né il personale, saprà a chi viene somministrato cosa. Per le somministrazioni "contiamo di partire i primi dieci giorni di dicembre", spiega Viale, e queste avverranno in ambulatori specifici col coinvolgimento della medicina del lavoro. Il team che si occuperà della sperimentazione, delle inoculazioni e dei prelievi del sangue per le analisi di follow-up che durano due anni, "sarà composto da 10-12 persone". I centri di Bologna e Modena sono fra i sette in Italia selezionati per la sperimentazione di fase 3 del vaccino Oxford-AstraZeneca. 

Il vaccino è sicuro

"Io con questi dati mi farei vaccinare domani", prosegue Viale commentando le parole del microbiologo dell'università di Padova Andrea Crisanti sul vaccino per il Covid. "Uno può dire 'non me la sento' davanti alla sperimentazione - prosegue -, ma un conto è dire 'non faccio il vaccino quando ci sarà'. E' una cavolata dire non ci sono dati sufficienti - sottolinea l'infettivologo - Se non sono sufficienti la Fda (Food and drug administration, l'ente regolatore americano, ndr) dice no, ma se dice sì vuol dire che gli studi sono stati fatti, magari per strategia di mercato non sono stati resi noti". Insomma, dice Viale, "non è possibile che un vaccino venga commercializzato con studi 'zoppi', se Italia e Germania hanno già prenotato milioni di dosi vuol dire che il dossier c'è ed è soddisfacente".

Vaccino anti Covid, il post Facebook di Bonaccini

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