Vaiolo delle scimmie, vaccino solo in 4 regioni: ecco quali

Il ministero della Salute rende noto il piano di distribuzione a chi ha il maggior numero dei casi: ci sono anche Emilia Romagna e Veneto

Bologna, 5 agosto 2022 - Vaiolo delle scimmie, arrivano i vaccini in quattro regioni, tra cui Emilia Romagna e Veneto. Con una circolare il ministero della Salute rende noto il piano di distribuzione del vaccino alle regioni con il maggior numero dei casi.

Vaiolo delle scimmie, arriva il vaccino ma solo in 4 regioni
Vaiolo delle scimmie, arriva il vaccino ma solo in 4 regioni

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In particolare, si legge nel testo che "A seguito dell'arrivo della prima tranche di donazione del vaccino antivaiolo Jynneos, da parte della Commissione Europea, si rende necessario un piano di distribuzione delle dosi disponibili. In questa prima fase, sentite le Regioni, si è stabilito di suddividere le dosi di vaccino attualmente disponibili tra le Regioni con il più altro numero di casi segnalati ad oggi e ripartite come segue: Lombardia 2000; Lazio 1200; Emilia-Romagna 600; Veneto 400. Inoltre, come richiesto, in attesa della successiva tranche di donazione (attualmente prevista per la seconda metà del corrente mese di agosto) sarà messa da subito a disposizione, per le regioni  che ne facciano richiesta, una quota di dosi (multipli di 20 fino a 60 dosi). Una quota di vaccino resterà stoccata presso il Ministero della Salute, per eventuali emergenze".

Sintomi e durata

I sintomi del vaiolo delle scimmie comprendono di solito: febbre, intenso mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e astenia. Durano da 2 a 4 settimane e scompaiono da soli senza trattamento.

I segni più frequenti sono: linfonodi ingrossati ed eruzioni o lesioni cutanee sottoforma di vescicole. Possono essere infettive ulcere, lesioni o piaghe della bocca.

Come si trasmette

Il virus può diffondersi attraverso la saliva o attraverso droplet in caso di contatto prolungato faccia a faccia (a maggior rischio gli operatori sanitari, i membri della stessa famiglia e altri contatti stretti dei casi confermati), ma anche con contatto diretto tra le lesioni durante rapporti sessuali. Infine, indumenti, lenzuola, asciugamani o stoviglie contaminati dal virus di una persona infetta possono contagiare altre persone.