Variante Centaurus cos'è: la spiegazione di Crisanti

Omicron BA.2.75 "potrebbe essere invisibile ai vaccini", secondo il virologo dell'Università di Padova. Diffusione e contagiosità: cosa sappiamo

Variante Centaurus: la spiegazione di Andrea Crisanti

Variante Centaurus: la spiegazione di Andrea Crisanti

Padova, 15 luglio 2022 - Omicron BA.2.75 o Centaurus, cos'è? Si tratta di una nuova sottovariante di Omicron, che l'Oms ha già inserito tra quelle da monitorare.

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Arrivata dall'India (individuata per la prima volta a inizio maggio), in Gran Bretagna si teme possa spingere di nuovo verso l'alto la curva dei casi, proprio mentre si sta avvicinando al plateau. Oltre che in Regno Unito, è stata registrata anche negli Stati Uniti, in Australia, in Germania e in Canada, preoccupa i virologi perché sembra avere una capacità di trasmissibilità più elevato di Omicron 5. I casi nel mondo attualmente sono 290. 

La sottovariante Omicron BA.2.75 è stata ribattezzata sui social Centaurus come il nome di una costellazione, che rappresenta un centauro, una creatura mitologica metà umana e metà cavallo. Poiché la nuova sottovariante presenta un elevato numero di mutazioni, questo la rende un "mix".

Con un'epidemia Covid in forte crescita anche in Italia, il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova Andrea Crisanti spiega perché è preoccupante. 

"E' una variante che desta preoccupazione principalmente perché è modificata la regione che viene riconosciuta dagli anticorpi neutralizzanti. Quindi di fatto questa variante potrebbe essere totalmente invisibile ai vaccini". 

Ma quanto si può diffondere? Quanto è contagiosa? "Su questo esistono dei dati un po' contrastanti - riferisce Crisanti - perché l'indice di infezione secondario", che fa riferimento alla quota di casi secondari che derivano dal contatto con un caso primario, "era piuttosto basso, perlomeno dalle prime misure. Devo dunque dire che è un po' prematuro vedere se questa variante ha una capacità di trasmissione uguale a queste ultime che abbiamo adesso". 

Non è detto quindi che Centaurus sarà la prossima variante dominante dopo Omicron 5. "Però sicuramente la preoccupazione degli organi di sorveglianza è direttamente legata a questi aspetti, alle caratteristiche delle mutazioni", - argomenta Crisanti -  che sarebbero un problema pure perché potrebbero eludere l'immunità naturale guadagnata con infezioni contratte da altre varianti Omicron. "A quel punto si riparte da zero - chiosa il virologo - Questo è il problema".

Nuove Varianti ed evoluzione del Covid

Secondo Crisanti, "la dinamica di generazione delle varianti" da parte del coronavirus Sars-CoV-2 in versione Omicron "ha una frequenza allarmante. Nel senso che nel giro di pochi mesi se ne sono generate una decina, alcune con notevole capacità infettiva". 

"Nessuno può prevederne il percorso evolutivo - spiega - ma sicuramente siamo di fronte a un virus che ha acquisito una notevole plasticità, molto superiore" rispetto al passato.

"Tutti i virus evolvono - precisa - ce ne sono alcuni che lo fanno più di altri. Il virus dell'Hiv ha un processo evolutivo spaventoso, tanto è vero che non è possibile fare un vaccino contro questo virus. Non è insolito", dunque, che nuove varianti si formino a distanza così ravvicinata.