Allerta variante Delta (ex indiana) in Lombardia: 81 casi

Due ad aprile, 70 a maggio. Numeri in calo a giugno (9 casi nelle prime due settimane). Fontana: stare attenti, si diffonde facilmente. Ecco perché fa paura e il ruolo del vaccino

Preoccupano i dati sulla variante indiana

Preoccupano i dati sulla variante indiana

Milano – "La variante indiana si sta diffondendo in Inghilterra, ha avuto qualche caso in Lombardia come in Italia, e dobbiamo stare attenti perché si diffonde facilmente ed è un po' meno sensibile al vaccino anche se occorre sottolineare - per non terrorizzare i nostri cittadini - che chi è stato vaccinato, ha percentuali infinitesimali di essere ospedalizzato". Queste le parole del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Il governatore della regione più colpita dalla pandemia (ieri approdata in zona bianca) ha aggiunto: "Gli inviti a mantenere cautela vanno ripetuti: siamo in una buona situazione ed evitiamo di peggiorare. Continuiamo a usare la mascherina perché il virus circola ancora". Stando a quanto si apprende da fonti della Regione in Lombardia finora sono stati individuati 81 casi di variante Delta. La maggior parte sono stati rilevati a maggio: 70. E' anche in questo mese, però, che c'è stato il maggior numero di genotipizzazioni: 5.841. Nelle prime due settimane di giugno, invece, i casi di variante indiana tracciati diminuiscono (9), ma calano anche le genotipizzazioni (786). "Da dicembre ad oggi - ha ricordato la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti - abbiamo effettuato 16.638 genotipizzazioni e abbiamo riscontrato che la variante inglese (Alpha) con il 68% è, ad oggi, quella prevalente in Lombardia seguita da quella brasiliana (Gamma) 1,1% e dalla sudafricana (Beta) 0,3%". 

La diffusione della variante indiana tiene alta l'allerta, soprattutto se si tiene in considerazione quello che sta accadendo Oltremanica. Nel Regno Unito, infatti,  dove la variante è ormai diventata dominante (il sorpasso su quella Alpha sarebbe avvenuto a maggio), si registra da giorni una forte crescia dei contagi. Tanto che la autorità britanniche hanno scelto di posticipare di circa un mese l'allentamento delle ultime restrizioni Covid. L'obiettivo è dare una nuova accellerazione alla campagna vaccinale. La mutazione del coronavirus arrivata dall'India è trasmissibile fino al 60% in più del ceppo cosiddetto inglese (o Alpha). È necessario, quindi, aspettare un altro mese per le ultime riaperture, per accrescere ulteriormente il numero di persone vaccinate con due dosi. 

"Gli 81 casi di variante Delta si riferiscono praticamente da aprile ad oggi. I casi verificatisi in aprile sono stati 2, a maggio c'è stato un incremento e a giugno una piccola, ma significativa riduzione. Tutti i casi sono attentamente monitorati e seguiti, mi sembra di poter dire a oggi che la situazione sia sotto controllo, dovremo monitorarla costantemente, controllare che non si verifichino nuovi focolai di questa variante" ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana."Comunque da quello che risulta dalle valutazioni scientifiche è una variante sensibile al vaccino ma ha, sembra, una maggior diffusibilità. Cercheremo di essere particolarmente attenti", ha concluso. Sulla stessa linea Moratti: "La cosiddetta variante indiana (Delta) è temibile, però non preoccupa particolarmente perché abbiamo a disposizione i vaccini. Analisi inglesi confermano infatti che la copertura vaccinale ha una ottima efficacia anche contro questa variante". Dunque "è fondamentale - conclude la vicepresidente - proseguire celermente nella campagna vaccinale, e per questo incoraggio nuovamente un'adesione massiccia dei nostri cittadini che, sino ad ora, sono stati esemplari per senso civico e responsabilità". 

In occasione dell'ultimo report dell'Iss, di venerdì 11 giugno, il presidente dell'Istitituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro aveva spiegato: "Fortunatamente in questo momento la variante Delta di Sars-CoV-2", prima chiamata indiana, "che preoccupa un po' tutti noi per i dati che provengono dal Regno Unito sulla sua circolazione, in realtà in Italia è ancora contenuta sotto l'1%". L'esperto ha citato dati del "rapporto quindicinale sulle varianti" che sarà reso disponibile stasera online e che è "il rapporto di quanto le regioni segnalano" e si affianca alla flash survey.  Questo rapporto, ha aggiunto Brusaferro, "ci conferma che c'è una larghissima circolazione della variante Alpha, la vecchia variante inglese, e che c'è una circolazione della variante brasiliana, oggi Gamma, che è al 6,26%, vicino a 7,8% nella flash survey. La variante nigeriana è contenuta intorno all'1%".