Variante Manaus Covid, Silvestri: "Abile a reinfettare"

Il noto virologo ha parlato in tv anche della liberalizzazione dei brevetti vaccinali e la conseguente 'battaglia' tra società civile e Big Pharma: "Fare la guerra a chi investe in ricerca non è la cosa migliore"

Il professor Silvestri e i vaccini anti Covid

Il professor Silvestri e i vaccini anti Covid

Ancona, 22 aprile 2021 - Mentre Antonio Purgatori rilancia la sua battaglia nella tramissione Tv 'Atlantide' per la liberalizzazione dei brevetti vaccinali, il team indiretto dei virologi divulgatori più seguiti in Italia, Guido Silvestri e Roberto Burioni, rilancia un altro aspetto. Burioni è lapaliassiano nel suo incedere nei Social: "Vaccinare, vaccinare, vaccinare".

Mentre il senigalliese Guido Silvestri, docente all’università di Atlanta, non vede molto positivamente una "battaglia" tra società civile e Big Pharma: "La liberalizzazione dei brevetti è una domanda complessa ed esula dalla mie competenze. Ma non credo che fare la guerra a chi investe in ricerca sia la cosa migliore, soprattutto nei confronti di chi ha trovato le soluzioni nei vaccini".

La riposta per il virologo non può essere solo a livello di brevetti ma anche di capacità di know how. "I vaccini Rna messaggero sono molto facili da modificare. Il vaccino esistente copre da tante varianti: possiamo difenderci", spiega Silvestri che non perde occasione per rendere più semplice la sua divulgazione.

"Pfizer e Moderna sono le due Maserati anti Covid. Se anche ReiThera, azienda italiana, vuole passare dal vaccino tratto dal virus dei gorilla alla tecnologia in versione Rna Messaggero di Pfizer e Moderna non possiamo che essere d’accordo. D’altra parte dall’università da cui vi parlo sono partiti in passato molte ricerche e studi su quella tecnologia. Per noi è una gioia assoluta".

Di sicuro ci sono idee comuni tra Silvestri, Burioni e anche Silvio Garattini che "bisogna vaccinare in tutto il mondo se si vuole battere il virus". Non solo. Dice Silvestri: "Dobbiamo stare attenti alla variante di Manaus che sembra abile a reinfettare chi ha già avuto il virus originario. L’unica ricerca americana che abbiamo su vaccinati – aggiunge Silvestri – ci dice che le infezioni via vaccinazione riguardano 5000 americani su ottanta milioni di persone. E non si parla solo di variante Manaus".

L’unica risposta possibile è spingere sull’acceleratore delle vaccinazioni e sullo studio soprattutto sui vaccini di seconda generazione: "E’ su questi che ci sarà una battaglia vera per prepararci ad affrontare il virus dopo la frenata dell’estate, al momento del ritorno al prossimo autunno caldo", conclude il professor Guido Silvestri nella sua intervista concessa alla trasmissione Atlantide.