Bologna, 3 dicembre 2021 - La variante Omicron che tanto spaventa il mondo, specie in prossimità delle feste, potrebbe essere più 'buona' di come la dipingono. Mentre l'Oms sottolinea che di Omicron finora non è morto nessuno, anche il direttore dell'Istituto Spallanzani, Francesco Vaia, indossa gli occhiali rosa: "I dati sulla variante Omicron sono assolutamente confortanti, non c'è da preoccuparsi - assicura intervistato dal Tg4 - In Italia quei pochissimi casi che ci sono sono tutti asintomatici". Insomma, "la manifestazione della malattia è assolutamente medio lieve, potremmo trovarci in una di quelle fasi della pandemia in cui il virus muta, ma potebbe mutare in senso benevolo".
Vaia: potrebbe essere una variante benigna
Sulla base dei dati discussi con l'Inmi dai medici sudafricani, il direttore dello Spallanzani avanza un'ipotesi: "Questa potrebbe essere una variante benigna", dice, considerando che provoca in genere sintomi di entità "medio-lieve" pur in una popolazione con una "bassa percentuale di vaccinati" come quella sudafricana. "Anche in forza di questo - spiega - i colleghi della delegazione con cui ci siamo confrontati auspicano una rivisitazione delle misure" di restrizione sui viaggi "che sono state messe in campo dai Paesi europei verso il Sudafrica. E io credo che ci siano buone motivazioni per poterle rivedere".
"Noi allo Spallanzani - evidenzia Vaia - siamo gli unici in Italia e forse in Europa ad avere un contatto diretto con i colleghi del Sudafrica. Ci hanno mostrato i dati e i dati ci dicono in una maniera inequivocabile che potrà esserci probabilmente, come è successo altre volte, una sostituzione da parte di questa variante Omicron del virus, ma che "il nuovo mutante "non ha affatto una maggiore patogenicità, anzi: la malattia è assolutamente medio-lieve" e "probabilmente, utilizzo il probabilmente, potremmo, e sottolineo potremmo, trovarci in una di quelle fasi della pandemia per cui il virus muta, ma potrebbe mutare anche in una forma benigna". "Siamo ancora nel capo delle ipotesi perché Omicron è stata isolata l'11 novembre", puntualizza il direttore dello Spallanzani, e "comunque i dati sono assolutamente confortanti. Non c'è da preoccuparsi - ripete Vaia - e in Italia, quei pochissimi casi che ci sono, sono praticamente tutti asintomatici".
L'Oms: Omicron non ha ancora ucciso nessuno
Non ci sono ancora segnalazioni di decessi legati alla variante del Covid Omicron, ha dal canto suo annunciato l'Organizzazione mondiale della sanità: "Non ho ancora visto segnalazioni di decessi correlati a Omicron", ha detto il portavoce Christian Lindmeier. L'Oms di contro ha avvertito che tutti gli stati dovrebbero prepararsi a un potenziale aumento dei casi di coronavirus: il direttore regionale per il Pacifico occidentale, Takeshi Kasai, ha detto che la distribuzione geografica della variante Omicron "è probabilmente già più ampia di quello che attualmente registriamo". Kasai ha aggiunto che i Paesi hanno appreso la lezione dalla diffusione della variante Delta e dalla sua gestione.
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