Covid: variante sudafricana, allerta nelle Marche

E’ arrivata in regione e ora una ragazza di Ascoli è ricoverata in Terapia intensiva: era tornata dalla Svezia dove si era recata per lavoro

Gli ospedali marchigiani sempre più sotto stress per questa nuova ondata

Gli ospedali marchigiani sempre più sotto stress per questa nuova ondata

Ancona, 8 marzo 2021 - E’ approdata nelle Marche la variante sudafricana del Covid 19. Il tampone effettuato su una donna di Ascoli ora ricoverata a San Benedetto in gravi condizioni in Terapia intensiva, è stato processato ad Ancona e ha dato il responso sulla nuova temuta variante del Sars Cov 2. La donna, di giovane età, era risultata positiva al rientro dalla Svezia dove si era recata per motivi di lavoro. Dopo i primi sintomi le sue condizioni si sono aggravate fino al ricovero in Rianimazione. La ragazza sta rispondendo positivamente alla terapia alla quale è sottoposta da qualche giorno. Contagiati anche due suoi familiari le cui condizioni fortunatamente non destano al momento preoccupazione.

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Intanto continua a salire nelle Marche il numero di positivi e così anche i ricoveri in Terapia Intensiva che ieri in Regione sfioravano quota 100 (98 contro i 94 del giorno prima). Scendono invece i decessi che ieri sono stati quattro di cui tre riguardano residenti in provincia di Ancona. Nelle ultime 24 ore sono stati 852 i nuovi casi di ‘Covid-19’ individuati, con un’incidenza del 31,7 per cento rispetto ai 2.684 tamponi molecolari processati. Un rapporto in leggero calo rispetto al giorno precedente quando l’incidenza era stata del 33,2%, con 836 casi rispetto ai 2.518 test effettuati. Il totale dei casi individuati dall’inizio della crisi pandemica è salito così a 73.111 come evidenzia il primo aggiornamento del Servizio sanitario regionale. I nuovi casi sono stati individuati come ormai avviene da settimane per lo più in provincia di Ancona (353), 109 in provincia di Macerata, 186 in quella di Pesaro-Urbino, 101 nel Fermano, 74 nel Piceno e 29 fuori regione. Questi casi comprendono 97 soggetti sintomatici che hanno contratto il virus da contatti in casa, tra studenti o sul lavoro. Esattamente sono: 210 i contatti in ambiente domestico, 305 contatti stretti con positivi, 19 rilevati in ambienti di lavoro, 20 con il coinvolgimento di studenti, 4 in ambienti di socialità, 2 in ambito assistenziale, 3 rilevati attraverso lo screening nel percorso sanitario e 2 casi provenienti da fuori regione. Per altri 190 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Dunque dati in crescita anche per la provincia di Pesaro a tal punto che la Regione sta valutando se inserirla nella zona rossa come già Ancona e Macerata.

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Sabato sono stati effettuati 803 test antigenici e riscontrati 66 casi di positività (8,2%), che saranno sottoposti al tampone molecolare, e 2.406 tamponi nel percorso guariti, che fanno risalire il rapporto complessivo positivi/testati, ora al 24,4% rispetto al 19,1% del giorno precedente. Dopo le 16 vittime del giorno precedente ieri sono state 4 le vittime correlate al Covid-19: si tratta di 3 donne di 77, 90 e 96 anni rispettivamente di Ostra, Monsampolo del Tronto e Casteplanio e di un uomo di 82 anni di Ancona, tutti con patologie pregresse. Sono saliti a 2.338 i decessi marchigiani dall’inizio della crisi pandemica: 1.313 uomini e 1.025 donne, con un’età media di 82 anni. Dall’inizio di marzo di quest’anno le vittime sono state 64. In provincia di Ancona sono state 658 le vittime.