Veneto verso stop agli spostamenti nelle seconde case. Il bollettino covid del 19 marzo

Il Governatore Zaia non esclude misure restrittive per i residenti fuori regione. Dati coronavirus: contagi e ricoveri in aumento

Coronavirus Veneto, bollettino del 19 marzo. Zaia verso stop agli spostamenti seconde case

Coronavirus Veneto, bollettino del 19 marzo. Zaia verso stop agli spostamenti seconde case

Venezia, 19 Marzo 2021 - Il Governatore Zaia preannuncia una possibile ordinanza per vietare gli spostamenti da fuori Regione verso le seconde case in Veneto: "Stiamo valutando questo aspetto, ma soppesandolo 20 mila volte perché per noi sono sacri i nostri ospiti. E' giusto soppesare bene questa scelta, lo sta valutando anche la Prevenzione e vedremo". Lo ha detto durante l'ordierna conferenza stampa per fare il punto sull'andamento pandemico in regione.

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Bollettino contagi in Veneto del 19 marzo

Salgono i nuovi positivi al Covid-19 in Veneto, oggi sono +1917 mentre ieri erano +1761 (totale 362925). Crescono gli attualmente positivi, oggi sono 37613 (+675). Diminuiscono i nuovi decessi: oggi sono +23, mentre ieri erano +36 (totale 10318). Salgono i guariti: oggi sono 314994 (+1219). Crescono i ricoveri causati dal coronavirus in Veneto, oggi sono 1829 (+8). 1610 persone sono in area non critica (dato stabile), di cui 1353 positive (+1) e 257 negativizzate (-1). Sono 219 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (+8), di cui 199 positivi (+6) e 20 negativizzati (+2).

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Rt Veneto

"L'ultima proiezione dell'indice di contagio Rt è dell'1.25 in Veneto, mentre il tasso dell'incidenza nella popolazione è di 245 casi ogni 100.000 abitanti a settimana." ha detto Luca Zaia. "C'è un timido calo - ha detto Zaia, riferendosi all' Rt - però con un parametro che conferma le valutazioni fatte fino ad oggi". 

Anticorpi monoclonali

Da pochi giorni sono stati introdotti nella sanità pubblica gli anticorpi monoclonali. Delle 4mila dosi consegnate all’Italia 200 sono giunte in Veneto. “Se riusciamo a farli nei primi quattro giorni - afferma Evelina Tacconelli, professoressa di malattie infettive all’università di Verona - diamo alla persona positiva una grande possibilità di non finire in ospedale. A Verona siamo partiti con i primi casi, adesso vogliamo procedere rapidamente in tutta la regione. I primi pazienti sono stati, martedì scorso, due uomini di 55 e 65 anni da poco positivi al Covid-19: si sentono bene. La prima selezione dei pazienti la faranno i medici generali e quelli delle Usca. E' importante identificare i pazienti presto: quelli che ne hanno diritto sono persone positive al Covid, con più di 12 anni, con almeno un sintomo e almeno un fattore di rischio, tra questi diabete scompensato e obesità. La sperimentazione che faremo riguarderà invece anche i pazienti senza situazione di rischio”.