Venezia, 30 Novembre 2020 - Sono 2milioni e 791mila i tamponi al coronavirus fatti ad oggi in Veneto, sono invece 960mila i tamponi rapidi. I nuovi positivi delle ultime ore sono 2.003, in calo rispetto ai 2.617 di domenica. Crescono però i ricoveri nei reparti covid: +26, arrivando così a quota 2.608, così come i pazienti nelle terapie intensive (+8) che ora sono 339. I morti sono causa Covid sono 3.711 (+34 nelle ultime 24 ore, ieri +33). Ma il dato che preoccupa maggioremente è l'indice Rt, che è ora a 1,2, tra i più alti d'Italia, contro la media nazionale scesa all'1,1.
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"Se ci mettiamo poco impegno nel distanziamento sociale, è inevitabile che l'Rt si alzi - ha avvisato il governatore Luca Zaia -. E questo significa che l'incidenza dei contagi riprende quota. E quindi passiamo a un colore diverso di zona, da giallo ad arancione. Allora, poi, torneremo ad apprezzare di più la zona gialla che è stata vissuta da qualcuno come una grande restrizione. Questa settimana - ha concluso - non possiamo esimerci dall'essere valutati, e l'Rt è quello che pesa di più sugli altri 21 parametri". E comunque Zaia si appella al senso civile collettivo: "Non possiamo andare avanti di qui ad aprile a suon di ordinanze e decreti, dobbiamo rinsaldare il patto con i cittadini, per non ottenere un effetto contrario, di sfiancamento della popolazione. Bisogna abbandonare l'io e tornare al noi”.
“Abbiamo raggiunto - aggiunge Zaia - una fase alta della curva che consideriamo apicale, è una fase nella quale non si cresce e non si cala con i ricoveri, siamo in una fase di stabilità. Quanto durerà questo stato non è possibile stabilirlo. Se si guardano i dati, negli ospedali ci sono quasi 3mila persone ricoverate, la punta più alta a marzo era di 2.400, ma va considerato il rapporto positivi-tamponi. Oggi abbiamo meno incidenza dei positivi sui tamponi fatti, una mortalità minore, +1% rispetto a novembre 2019, mentre a marzo era +32% rispetto a marzo 2019, ma abbiamo negli ospedali 600 persone ricoverate in più rispetto a marzo. Oggi il virus circola molto di più, siamo tutti liberi mentre a marzo eravamo in lockdown, questo va ricordato”.
“Abbiamo raggiunto quello che prevedevamo essere il numero massimo di ricoveri - dichiara l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin -. Adesso o l'Rt cala come sta accadendo in Italia, dove le restrizioni sono però maggiori, oppure l'Rt resta sopra l'1 oppure cresce e questo potrebbe comportare la ripresa della salita della curva”.
“Oggi - prosegue Zaia - abbiamo avuto una riunione con il Governo, ne avremo un’altra domani mattina. Cercheremo di capire quali siano davvero le proposte, andremo con spirito collaborativo, il dpcm del 3 dicembre è elemento centrale della battaglia contro il coronavirus: dovrà affrontare Covid, influenza e la più grande campagna vaccinale mai fatta”. “Sulle piste da sci - afferma il Presidente della Regione -, vorrei capire quali saranno i principi fondanti del dpcm. L'assembramento è il vero problema? Allora non si possono chiudere le piste e non altre realtà. Il Governo deve fissare dei pilastri e a cascata ci saranno delle misure, ma partire dicendo "tu sì", "tu no", non mi pare ragionevole. E' difficile spiegare la pista da sci chiusa e l'happy hour in piazza con assembramento. Consentire l'ingresso alle piste a chi ha una camera d'hotel o una casa affittata? Questa non è la proposta delle Regioni per gli impianti, è un'idea degli assessori. Definiamola una clausola di salvaguardia ma non la base della trattativa con Roma. Come a dire, oltre a questo livello qui non si può andare, è il minimo sotto il quale è impossibile scendere”.
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