Veneto zona gialla o arancione? Oggi la decisione

Zaia è ottimista, per il calo dell'indice Rt a 0,91. Il bollettino Covid di oggi: 3.883 nuovi contagi e 108 morti AGGIORNAMENTO / Veneto resta in zona gialla ma ad alto rischio

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto (Foto Serra)

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto (Foto Serra)

Venezia, 11 dicembre 2020 - Anche oggi il Veneto è la regione italiana con il maggior numero di contagi (qui il bollettino del Ministero) e oggi si deciderà se passerà o meno in zona arancione. Il presidente Luca Zaia, che ieri ha varato una nuova ordinanza anti-assembramenti, è convinto che la sua regione resterà in  zona gialla, visto l'abbassamento dell'indice Rt a 0,91 di oggi. 

AGGIORNAMENTO / Veneto resta in zona gialla ma ad alto rischio

Intanto, però, continuano a crescere i contagi da Covid, che oggi arrivano a 181.451 (più 3.883 nelle ultime 24 ore, ieri più 4.197). Salgono gli attualmente positivi, che toccano quota 85.093 (più 1.956).

Bollettino Covid oggi: dati Coronavirus 11 dicembre. I contagi in Italia ed Emilia Romagna

Aumenta anche il numero dei deceduti, oggi sono 4.659 (più 108 nelle ultime 24 ore, ieri più 148). Tornano a calare i ricoverati negli ospedali, che oggi sono 3.176 (meno 46), 2.801 sono in area non critica (meno 64), 375 in terapia intensiva (più 18).

“Ci diranno questa sera in che area saremo - spiega il governatore Zaia -, ma con un Rt che scende rimarremo in quella gialla. Non ci sono alternative. Nella valutazione dello scenario regionale sui sintomatici siamo a quota 0.91, se parliamo dell’Rt aggiustato, che valuta l'andamento su due settimane invece di una, è a 1.01. Sarebbe fondamentale avere una valutazione standardizzata a livello nazionale, perché oggettivamente il Veneto è un caso atipico sul fronte dei tamponi effettuati. Forse perché siamo stati apripista su test rapidi e per mole e macchina dei test che è impressionante, alcune regioni fanno in una settimana i tamponi che noi facciamo in un giorno”.

“C’è un bacino nell'area del nord est - prosegue il presidente della Regione - che ha avuto una salita più lenta e sta avendo una discesa più lenta. Non si sa ancora perché da un punto di vista epidemiologico, stiamo sequenziando per capire se magari ci sia un ceppo diverso, se ne sta occupando l'Istituto sperimentale zooprofilattico delle Venezie su tamponi raccolti a macchia di leopardo su tutta l'area. Stiamo completando anche le valutazioni rispetto a questa estate e non è vero che il virus era proprio lo stesso: all’interno della stessa comunità c'erano sequenziazioni diverse".

“Rivolgo un appello accorato ai cittadini - conclude Zaia - affinché evitino gli assembramenti, possiamo fare ordinanze ma è un fatto culturale”.

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