BENEDETTA DALLA ROVERE
Cronaca

Violenza sulle donne, i numeri di Bologna sulle denunce e l’accoglienza: “Dagli abusi si esce”

La Casa delle donne segue ben 827 casi, la presidente Susanna Zaccaria: “Il messaggio è che dalla violenza si esce”. Festival ‘la violenza illustrata’: un mese di eventi, dibattiti e spettacoli

Bologna, 20 novembre 2023 – Anche quest’anno alla vigilia del 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne, si torna a parlare di femminicidi. Reati che, dopo la morte di Giulia Cecchettin per mano del fidanzato e di “oltre 100 donne in Italia quest’anno”, vanno affrontati con ancora più decisione afferma Susanna Zaccaria, presidente della Casa delle donne di Bologna, presentando la 18esima edizione del festival ‘La violenza illustrata’ che per un mese punta a sensibilizzare i bolognesi su questo tema con numerose iniziative, dibattiti, spettacoli, film.

Porpora Marcasciano, Emily Clancy, Susanna Zaccaria, Simona Lempi
Porpora Marcasciano, Emily Clancy, Susanna Zaccaria, Simona Lempi

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“Molto passa dall’educazione, ma quante volte lo abbiamo detto quest’anno? – aggiunge Zaccaria - Io non voglio fare polemica, ma vorrei vedere dei programmi ministeriali, sennò noi continuiamo a fare interviste in cui diciamo di essere tutti contro la violenza. Tutto giusto, ma io vorrei vedere dei programmi finanziati come si deve in cui venga dato valore ai segnali di controllo, possesso e mancato controllo delle frustrazioni che sono gravi”.

I dati sulle denunce e l’accoglienza

Segnali che emergono dai dati su denunce, interventi e accoglienza di donne in difficoltà nel 2023. “Durante il lock down abbiamo avuto i telefoni muti, cosa che non era mai successa dal 1990, poi ci siamo di nuovo assestate – ha detto Zaccaria - . I nuovi contatti quest’anno sono stati 586” e si sommano alle 241 donne già seguite negli anni precedenti dal centro “per un totale di 827 donne. Al 31 ottobre abbiamo già superato le 800 donne che si sono rivolte al centro – aggiunge Zaccaria - I dati dell’ospitalità sono 77 donne e 62 tra figli e figlie, per un totale di 139 persone” ma “se avessimo altre 10 persone che lavorano con noi e altri 5 immobili satureremmo tutto. Questo conferma che siamo un punto di riferimento in città, ma c’è anche una richiesta molto alta. Nel nostro territorio le donne, però, si fidano delle risposte delle istituzioni e delle associazioni”.

Il messaggio che vogliamo dare alle donne è quello che dalla violenza si esce”, aggiunge.

Clancy: “Società patriarcale, c’è molto da fare”

Le fa eco la vice sindaco, Emily Clancy, il cui invito è “a lavorare insieme” per contrastare e prevenire la violenza sulle donne. Nonostante l’impegno del Comune di Bologna, per Clancy “i dati delle violenze ci restituiscono l’immagine di una società patriarcale” e “c’è molto da ricostruire per abbattere quella piramide che è la violenza di genere” e gli stereotipi e “c’è un grande lavora da fare che riguarda la prevenzione”. “Non è l’inasprimento delle pene che può sradicare un’educazione patriarcale – aggiunge – ma un’educazione sana”.

Lembi: “I centri antiviolenza fanno cultura”

Per Simona Lembi, assessora alle Pari opportunità della Regione Emilia-Romagna “nel nostro Paese si fanno Festival sulla Mente, sul Cibo, Bologna e la Casa delle Donne fanno un festival che dura un mese intero per accendere i riflettori sul tema della violenza sulle donne”. “I centri anti violenza non solo intervengono a favore delle donne – aggiunge – ma fanno cultura. Le istituzioni hanno imparato dai centri anti-violenza e non il contrario”.

Colpite anche le donne trans

L’assessora alle Pari opportunità di Regione Emilia-Romagna, Barbara Lori, ha ricordato come serva “ricchezza delle azioni ma anche solidità degli interventi” come quelli portati avanti dalla Casa delle donne. Sul tema è intervenuta anche Porpora Marcasciano, presidente della Commissione Pari opportunità del Comune, che sottolineato quanto sia pervasiva la violenza di genere, che colpisce non solo le donne, ma anche le donne trans. “Credo e sono convinta che la matrice della violenza contro le donne e contro le persone trans sia la stessa – spiega – e sia violenza di genere. Noi oggi ricordiamo le persone trans vittime della violenza di genere” e il Festival della Violenza Illustrata può servire proprio per sensibilizzare su questi temi. “Il presidio fatto con serietà e con gioia – conclude – è la medicina che ci farà sopravvivere”.

Il sindaco Lepore: “Le  istituzioni devono fare di più”

Di violenza sulle donne ha parlato anche il sindaco, Matteo Lepore, in apertura della seduta del consiglio comunale. “Sono gli uomini che uccidono le donne – ha detto – quello di Giulia Cecchettin è un femminicidio terribile, che ancora una volta scuote le coscienze di tutti, ma ancora una volta è importante che le istituzioni facciano di più di quello che facciamo”. Lepore ricorda come l’omicidio Matteuzzi si monitori più attentamente il fenomeno delle violenze sulle donne e “le denunce aumentano”. “Come ha detto Elly Schlein siamo in un sistema patriarcale – ha detto – è una parola che bisogna avere il coraggio di usare”.