San Benedetto (Ascoli), 17 settembre 2024 – C’è un’altra denuncia. Il caso di presunta violenza sessuale avvenuto a San Benedetto, nel Piceno, nella notte tra sabato e domenica si complica ulteriormente. Mentre i carabinieri continuano a lavorare per fare luce su quanto accaduto nella zona del giardino "Nuttate di Luna", si aggiunge un nuovo episodio di presunte molestie sessuali commesse da alcuni ragazzi, che avrebbero palpeggiato delle ragazzine.
Gli eventi, avvenuti la stessa notte e nella stessa area, rendono il quadro ancora più difficile da chiarire. La vicenda è iniziata quando una minorenne è stata soccorsa dal personale del 118 nella zona dell’Albula. La giovane, in stato confusionale, ha riferito di avere subito una violenza sessuale. Portata al pronto soccorso, i successivi esami medici hanno confermato la circostanza di un rapporto sessuale. Il suo stato di shock ha però reso complicata la collaborazione con i carabinieri, che stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
L’indagine, coordinata dalla Procura di Ascoli e della quale è stata informata la Procura dei minori di Ancona, si presenta delicata e richiede una gestione particolarmente accurata, per verificare le dichiarazioni rese dalla minorenne, che non ha saputo fornire chiare indicazioni sull’identità del presunto aggressore, il quale potrebbe avere fatto parte del gruppo di giovani oggetto della seconda denuncia. I ragazzi, la cui identità è ancora sconosciuta, avrebbero anche compiuto molestie ai danni di alcune ragazzine (ma al momento è stata formalizzata una sola denuncia) nel medesimo lasso di tempo nel quale si sarebbe consumata la violenza sessuale. Non è chiaro se i presunti autori di queste molestie siano maggiorenni oppure minorenni. Le forze dell’ordine sono al lavoro per identificarli e per chiarire se esista un collegamento tra i due episodi. L’ipotesi che entrambe le situazioni possano avere la stessa matrice non può essere esclusa al momento.
Per cercare di ricostruire quanto accaduto, i carabinieri e la polizia stanno acquisendo i filmati delle telecamere di videosorveglianza, sia pubbliche che private, presenti nella zona. Queste immagini potrebbero fornire dettagli importanti sui movimenti delle persone coinvolte e aiutare a chiarire se vi siano dei collegamenti tra i due episodi. La speranza è che i video possano aiutare a delineare una ricostruzione più precisa dei fatti e contribuire all’identificazione degli eventuali responsabili. Le indagini procedono con estrema cautela, considerate le accuse gravi e la giovane età delle vittime e dei presunti aggressori.