West Nile, in Emilia Romagna 14 vittime. "Multe ai privati che non disinfestano"

Il bilancio della Regione. "Epidemia in calo. L'anno prossimo azione incisiva fin dall'inizio"

La disinfestazione è attualmente l'unica prevenzione possibile

La disinfestazione è attualmente l'unica prevenzione possibile

Bologna, 11 settembre 2018 - Sono 14 le vittime del virus West Nile in Emilia Romagna. Il bilancio viene tracciato dall'assessore alla Sanità della Regione, Sergio Venturi: 2 a Modena, 2 a Bologna, 3 a Ravenna e 7 a Ferrara, la provincia più colpita. E Venturi annuncia anche di volere multare i privati che non disinfestano i terreni, unica vera forma di prevenzione per una malattia al momento priva di vaccini o cure specifiche.

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"Allarmarsi non serve – assicura Venturi - stiamo facendo tutto quello che è necessario fare. C'è molto meno virus in circolazione di un mese fa. Al momento i pazienti più gravi ancora nelle terapie intensive sono 4, ma sono stati ricoverati da tempo: 3 a metà agosto e 1 da due settimane". Questo significa che "l'epidemia sta scemando - afferma Venturi - ma abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, anche dei cittadini".

Per questo la Regione vuole "applicare sanzioni sicure e certe a chi non fa disinfestazione, in particolare ai privati. Altrimenti diventa difficile contrastare la diffusione di focolai". Venturi ammette che quella che sta per fortuna terminando, è stata una stagione particolare. Non tanto per la quantità di zanzare, che sarebbe "nella media", ma per la "precocità nella circolazione virale, in anticipo di circa un mese rispetto al passato, per l'elevata intensità della circolazione in zanzare e uccelli e per la particolare aggressività del virus, con un alto numero di forme neuro-invasive ed elevata mortalità nell'uomo". L'età media delle persone decedute è di 80 anni (con range da 69 a 87), 87 casi di malattia neuro invasiva, 65 casi di forme febbrili, 22 casi di infezione senza sintomi scoperti in donatori di sangue.

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Per il prossimo anno, Venturi promette un'azione più incisiva fin dall'inizio. “Intensificheremo gli interventi sulla base dell'esperienza di quest'anno – spiega l'assessore - occupandoci anche di tutti i luoghi che sono abbandonati e disabitati, come capannoni e depositi di gomme, che possono diventare luogo di proliferazione delle zanzare. I Comuni sanno che la Regione rimborsa tutti gli interventi straordinari, alla fine di questa epidemia ci siederemo con loro a un tavolo per ragionare insieme su interventi non straordinari, ma potenziando quelli che già facciamo, anche sulla base dei risultati di quest'anno".