Writers italiani arrestati in India: liberi su cauzione

Gianluca Cudini di Tortoreto (Te), Daniele Starinieri di Spoltore (Pe), Sacha Baldo di Monte San Vito (An) e Paolo Capecci di Grottammare (Ap) erano stati rinchiusi perché sorpresi a imbrattare due carrozze della metropolitana di Ahmedabad

Ascoli, 18 ottobre 2022 - I quattro writers arrestati domenica 2 ottobre in India, perché sorpresi a imbrattare due carrozze della metropolitana di Ahmedabad, potranno tornare a casa, probabilmente, già dalla prossima settimana.

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I quattro ragazzi appena usciti dal carcere
I quattro ragazzi appena usciti dal carcere

Ieri verso mezzogiorno, dopo il pagamento della seconda cauzione, Gianluca Cudini 24 anni di Tortoreto, Daniele Starinieri di 21 di Spoltore, Sacha Baldo, 29, di Monte San Vito e Paolo Capecci, 27, di Grottammare, sono stati liberati ed ora potranno girare serenamente per il Paese. Già da oggi, però, cercheranno di raggiungere il Consolato italiano di Mumbai per ritirare i loro telefonini e per avviare le pratiche per la restituzione dei passaporti.

Un passo indietro. Nei giorni scorsi, a Mumbai, dove i ragazzi furono visti dalle telecamere di sorveglianza, entrare nella stazione della metropolitana, è stata accolta l’istanza di scarcerazione su cauzione: 40mila rupie pari a circa 500 euro. In quell’occasione il tentativo di realizzare graffiti sulle carrozze dei treni fallì, poiché furono scoperti e costretti a fuggire. I giovani italiani sono stati poi ricondotti ad Ahmedabad, dove lunedì si è tenuta una nuova udienza per la richiesta di scarcerazione su cauzione per i fatti avvenuti la notte del 2 ottobre, quando furono arrestati mentre stavano imbrattando due vagoni della nuova metropolitana che si sarebbe dovuta inaugurare poco ore dopo. La cauzione, per questo evento, è stata fissata in 60mila rupie, pari a circa 750 euro.

"Non siamo riusciti a fare il pagamento nel pomeriggio stesso, per cui abbiamo dovuto attendere oggi (n.d.r. martedì) – afferma l’avvocato Vito Morena di Alba Adriatica che difende tutti e quattro i ragazzi tramite un’avvocata corrispondente in India –. Dopo l’avvenuto pagamento, i ragazzi sono stati scarcerati verso mezzogiorno e non avendo il telefonino hanno affidato ciascuno un messaggio per le loro famiglie, registrato con il cellulare della legale. Messaggi che io stesso ho poi girato alle loro mamme. Siamo soddisfatti poiché la questione non era affatto scontata – conclude l’avvocato Vito Morena -. Si è riusciti ad ottenere la libertà dei ragazzi a due settimane dall’inizio della vicenda. I giovani stanno bene fisicamente e moralmente".

Sul fatto che adesso possono tornare a casa, senza attendere il processo, l’avvocato Vito Morena non ha dubbi: "Nei provvedimenti dei giudici non c’è il divieto di espatrio, per cui una volta ritirati i passaporti dal Consolato italiano potranno tornare a casa".