Wurstel contaminati dal batterio listeria: lotti ritirati. Casi di listeriosi alimentare

Il ministero della Salute ha verificato la correlazione di alcuni casi clinici e la presenza del ceppo Listeria ST 155 in wurstel di pollo prodotti dall'azienda Agricola Tre Valli

Wurstel (archivio)

Wurstel (archivio)

Roma, 25 settembre 2022 - Casi di listeriosi alimentare sono stati registrati in divere regioni italiane. Il ministero della Salute ha verificato la correlazione di alcuni casi clinici e la presenza del ceppo Listeria ST 155 in wurstel di pollo prodotti dall'azienda Agricola Tre Valli. La presenza è stata confermata anche da campionamenti effettuati presso lo stabilimento.

Leggi anche: Listeria: ritirato lotto di prosciutto cotto. Iss: i numeri del focolaio e cosa succede

Sul sito del ministero della Salute è apparsa una nota dove viene sottolineata la necessità di tenere l'attenzione alta dopo i casi clinici generati dal batterio Listeria monocytogenes, soprattutto nelle "corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti, nel caso specifico dei wurstel, indicate in modo preciso nell'etichetta presente sulla confezione, che normalmente comportano la cottura prima del consumo. L'adozione di semplici regole di igiene nella manipolazione degli alimenti, anche a livello domestico, riduce infatti il rischio di contrarre la malattia".

Listeria nei tramezzini al salmone e maionese: "Prodotto da non consumare"

Ritirati i lotti di wurstel

Agricola Tre Valli ha avviato ormai diversi giorni fa il ritiro volontario di alcuni lotti di wurstel (1785417 e 01810919) di propria produzione risultati positivi. In una nota, l'azienda ha spiegato che il ritiro riguarda esclusivamente quanto prodotto e rimasto in commercio dopo l'estate, identificabile con il bollo CE IT 04 M e data di scadenza fino al 5 dicembre 2022 compreso. L'azienda Agricola Tre Valli produce i wurstel per diversi marchi del distributore, oltre che col marchio Wudy. La procedura di ritiro è avvenuta a titolo precauzionale "in quanto l'erronea conservazione del prodotto e il mancato rispetto delle indicazioni di cottura riportate in etichetta potrebbero rendere l'alimento non idoneo al consumo sotto l'aspetto microbiologico", prosegue la nota. L'azienda nella nota tuttavia sottolinea che "i prodotti oggetto del ritiro sono da ritenersi idonei per il consumo se conservati adeguatamente e consumati previa cottura, come indicato sulle confezioni in etichetta" e che il ritoro "non riguarda in nessun modo tutti gli altri prodotti in commercio".

Listeria: che cosa è e dove si trova il batterio

Il batterio della listeriosi è il Listeria monocytogenes. Può essere presente nel suolo, nell'acqua e nella vegetazione e così può contaminare alimenti come, latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, insaccati poco stagionati. La principale via di trasmissione per l’uomo è quella alimentare. Bambini e adulti sani possono essere occasionalmente infettati, ma raramente sviluppano una malattia grave a differenza di soggetti debilitati, immunodepressi e nelle donne in gravidanza in cui la malattia è più grave. La sintomatologia si esprime in forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino, nei soggetti a rischio, a forme setticemiche, meningiti o aborto.

Precauzioni e consigli

Listeria monocytogenes resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento, in alimenti conservati a temperatura di refrigerazione (4°C). È invece molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti. Il ministero della Salute raccomanda, come forme di igiene e di precauzione da eventuali contagi, il lavaggio frequente delle mani, la pulizia di tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti (utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette), la conservazione in frigorifero degli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all'interno di contenitori chiusi, la cottura degli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta, evitare la preparazione con troppo anticipo degli alimenti da consumarsi previa cottura, non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta.