Zaynab Dosso e gli insulti razzisti. La velocista: "Nessuno mi ha difeso e ora ho paura"

Dopo Paola Egonu la denuncia sui social della 23enne medaglia di bronzo nella 4x100 agli ultimi Europei: "Quella donna mi ha urlato di tornare al mio Paese, e intorno c'era chi rideva"

Roma, 17 ottobre 2022 - Un'uscita come tante, in compagnia di alcuni alcuni atleti amici, si è trasformata per Zaynab Dosso, velocista e medaglia di bronzo nella 4x100 agli ultimi Europei, una serata che non sarà facile dimenticare. Insultata per il colore della sua pelle davanti a tutti senza che nessuno, prendesse le sue difese.

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 Zaynab Doss
Zaynab Doss

Dopo il caso di Paola Egonu, un'altra campionessa, questa volta di volley che per gli insulti razzisti ricevuti aveva annunciato, dopo la sconfitta di giovedì in semifinale contro il Brasile, tra le lacrime a bordo campo, il ritiro dalla Nazionale di pallavolo; questa notte Zaynab, 23 anni proprio come Paola, ma velocista, ha deciso di scrivere tutto sui social in una storia su Instagram.

Nata in Costa d'Avorio ma che a Rubiera, paese della Bassa reggiana dove era arrivata nel 2009 per ricongiungersi con i genitori arrivati in Italia sette anni prima, ha iniziato a praticare l'atletica leggera alla Calcestruzzi Corradini Excelsior, racconta: "Siamo andati in un bar. Poco dopo passa una signora a chiedere se avevamo qualche moneta da darle. Al nostro no lei dice sottovoce  'puttana straniera' . Allora io le chiedo di ripeterlo se ne ha il coraggio e lei, a questa volta ad alta voce dice PUTTANA...STRANIERA TORNATENE AL TUO PAESE".

"Non sono scioccata - scrive ancora Zaynab sui social - perché lei mi dato della puttana o per il fatto che mi dicesse di tornarmene al mio paese ma perché tutti quelli intorno a noi erano in silenzio e alcuni addirittura ridevano. Eccetto la mia amica che è scoppata a piangere...non mi sento TUTELATA. Ora come ora ho paura ad uscire fuori, ma non perché qualcuno possa farmi un atto discriminatorio, ma per l'indifferenza della gente". " E - conclude -  alla gente che mi dice di ignorarli dico che finché non si subiscono cose di questo genere non potete dirmi come reagire". Poi quei tre cuoricini infranti per firmare in un certo saenso il post-denuncia.